Metrò, l'assessore smentisce il sindaco

Se «l'ultimo metrò» viene ricordato come uno dei più grandi capolavori di Truffaut, il primo metrò a Brignole passerà alla storia come una delle più grandi opere incompiute di Genova.
Nel consiglio comunale di ieri pomeriggio i consiglieri Lilli Lauro, Edaordo Rixi e Stefano Anzalone hanno presentato un'interrogazione a risposta immediata all'assessore ai Trasporti Anna Maria Dagnino sulla tempistica dei lavori per l'arrivo della metropolitana a Brignole. Negli ultimi giorni si è infatti fatta largo la prospettiva dell'ennesimo ritardo sui lavori, nonostante le promesse di prossima apertura dei vari amministratori. «La metropolitana a Brignole sarà il regalo di Natale per i genovesi» aveva dichiarato due mesi fa l'assessore Dagnino, «Sarà pronta entro la fine dell'anno» aveva rilanciato l'11 ottobre il sindaco Marco Doria.
E invece? I tempi si allungheranno a causa di alcuni adeguamenti da compiere per le misure di sicurezza, per l'accesso dei disabili e per la segnaletica. Bastava questa constatazione con un mea culpa per aver sbagliato le tempistiche da parte dell'assessore, ma Dagnino è riuscita in acrobazie dialettiche, dal sapore farsesco. «Noi non abbiamo mai promesso nessuna data per la fine dei lavori» (prima capriola), «non mi interessa quando finiremo, l'importante è fare bene i lavori» (salto doppio), «se siamo in ritardo la colpa è dei governi di destra che hanno tagliato i fondi al trasporto pubblico» (doppio carpiato raccolto). Le risposte dell'assessore hanno suscitato lo sgomento dei consiglieri di opposizione, soprattutto Rixi e Lauro, pronti a controbattere il debolissimo alibi costruito dalla Dagnino. «Non può dirci che non le interessa la fine dei lavori - ha replicato Lauro -. I ritardi ci costano l'apertura di un mutuo da 15 milioni per pagare le maggiorazioni all'Ansaldo». «Le dichiarazioni sue e del sindaco sulla fine dei lavori sono scritte - ha contestato Rixi mostrando in alto il suo iPad -. Ciò che mi preoccupa sono i motivi del ritardo, ovvero le segnalazioni di pericolo riscontrate dai Vigili del fuoco nelle vie di sicurezza». Il batti e ribatti è poi proseguito con tutte le caratteristiche della metrò genovese, come l'essere la più corta e costosa del mondo, fino ad arrivare all'increscioso paragone di Anzalone: «In 7 anni hanno fatto 50 chilometri di tunnel sotto la Manica e a Genova nello stesso tempo non siamo riusciti a fare il chilometro che separa De Ferrari da Brignole». Dopo la gaffe - cercata di nascondere malamente - l'assessore Dagnino ha concluso senza voler dare più nessuna scadenza per il termine dei lavori: «Non mi lego ad una data, dico solo che sarà presto». Sarà interessante capire il concetto di «presto» per l'assessore.
Multitaxi Dalla metropolitana il dibattito in Sala Rossa si è spostato su un altro problema legato ai trasporti, l'esperimento del Multitaxi. Un flop colossale. «Fino ad oggi ci sono state 3 mila chiamate e l'esperimento andrà avanti fino a marzo 2013 - ha spiegato la Dagnino -. Cercheremo di migliorare il servizio dal punto di vista dell'integrazione del centralino con Radio Taxi (attualmente è gestito da Amt, ndr) e delle convenzioni ad esempio con i teatri».
Gaza Scontro politico, invece, sull'opportunità di discutere in consiglio Comunale un ordine del giorno sul cessate il fuoco a Gaza.

Una richiesta era stata avanzata da Antonio Bruno di Federazione della Sinistra . Ma il Pdl si è opposto ritenendola «fuori luogo e inopportuna». Alcuni pacifisti hanno esposto in aula una bandiera della Palestina. Una vigilessa è intervenuta per rimuoverla.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica