Cronache

Il miracolo del monastero di Santa Chiara

Le Clarisse sono andate via ma il monastero di Santa Chiara di via Lagustena c'è ancora. Dalla sua fondazione, il 20 novembre del 1299, alla sua chiusura 21 novembre 1999, sono trascorsi 700 anni, ma il complesso monumentale vive ancora grazie all'associazione artistico-culturale «Amici del Monastero di Santa Chiara», che dal novembre del 2001 lavora affinché l'ex convento di clausura a San Martino di Albaro non cada nell'oblio. Concerti, ma anche conferenze, letture di poesia e prosa nel rispetto della sacralità del luogo sono gli strumenti adoperati per non dimenticare un monastero custode di alcune tele di Luca Cambiaso, affreschi di Domenico Fiasella, opere di Gian Battista Carlone, di Giuseppe Palmieri, di Francesco Costa e di Gio Agostino Ratti. «Una volta che le suore sono andate via - spiega Franca Capozza presidente di "Amici del Monastero di Santa Chiara"- ci siamo impegnati affinché il complesso monumentale venisse aperto al quartiere e alla città attraverso iniziative non solo culturali ma anche di promozione di importanti restauri nella chiesa e nel pronao». Senza dimenticare poi i vasi acustici, che rendono perfetta l'acustica in chiesa. E a dispetto delle scarse risorse destinate al comparto culturale, l'associazione con il supporto del municipio Medio Levante e dell'associazione «Culturale Orchestra Regionale Ligure», è riuscita a programmare la seconda parte della sua stagione concertistica giunta alla quattordicesima edizione che parte lunedì 25 (ore 21) con il concerto di Pasqua dell'orchestra Giovani Solisti, direttore Nevio Zanardi. Venerdì 5 (ore 21) Riccardo Angileri suonerà con la sua chitarra un programma centrato sul novecento storico in «La chitarra nel '900». Il concerto di beneficenza del Coro Monte Cauriol è per venerdì 12. A maggio ci sono i «Concerti Spirituali del Gonfalone» diretti da Marco Zambelli (mercoledì 8), mentre giovedì 23 sarà protagonista il clavicembalo in un repertorio barocco con strumenti originali o copie fedeli. La rassegna si chiude sabato 8 giugno con il maestro Guido Milanesi che dirigerà il complesso «Ars Antiqua» in un programma di musica Medioevale. «Concerti costruiti su questa tipologia acustica -chiarisce Guido De Vecchi direttore artistico di Santa Chiara - che avvalora l'attività culturale e musicale, trascinando di conseguenza anche l'economia turistica». Diverse conferenze curate da Flavia Celerino arricchiranno ulteriormente il calendario a partire da oggi con: «Pasqua, perché? Pasqua, come?»; «I Celti, la loro espansione, la cristianizzazione della Britannia celtica, l'invasione dei Sassoni» (3 aprile); «La nascita della favolosa epopea: I re normanni d'Inghilterra e la loro politica» (10 aprile); «La saga di Re Artur e la sua cristianizzazione: da Tintangel a Camelot, dalla cerca del Santo Gral alla mitica Avalon» (17 aprile); «Alberi dipinti, dal Rinascimento al 900» (19 aprile) e il 7 giugno alle 20.45 con «Racconti d'estate. Spiagge impressioniste, montagne divisioniste». «È attraverso l'azione dell'associazione che riqualifichiamo questa bellissima opera d'arte che purtroppo in pochi conoscono - aggiunge Debora Catarozzolo responsabile dell'amministrazione della provincia Ligure dei Frati Minori -. A fine restauri e lavori, che si concluderanno entro l'anno abbiamo pensato ai bambini con un l'apertura di un asilo nido e una scuola materna di metodo montessoriano e di un'ospitalità destinata alle famiglie dei lungo degenti ricoverati al Gaslini e al San Martino». Per informazioni: www.

amicisantachiara.it

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