Multitaxi, un flop «poco utilizzato» Tassisti pronti a staccare la spina

Non decolla. Non entra nelle abitudini dei genovesi che continuano a snobbarlo o lo hanno già dimenticato. Ci hanno provato e ci stanno provando in tutti i modi ma il progetto del Multitaxi, più comunemente conosciuto come taxi a chiamata, sembra proprio non piacere. «Sono poche decine le persone che hanno usufruito del servizio - si lamenta Walter Centenaro, presidente della cooperativa radio taxi di Genova -. È vero che è stata la categoria a spingere per il progetto, ma bisogna fare i conti con numeri che non sono positivi».
Partito lo scorso aprile con un finanziamento da 1 milione del ministero dell'Ambiente e l'appoggio di una buona campagna pubblicitaria fatta sui mezzi Amt e depliant, spot radiofonici e pubblicità su giornali free press, il progetto non sta convincendo anche se ufficialmente il Comune non comunica i dati, rinviando ogni valutazione al prossimo 31 marzo quando il Multitaxi spegnerà la prima candelina. L'assessore comunale ai trasporti Anna Maria Dagnino, rispondendo ad una interrogazione presentata a palazzo Tursi dal capogruppo della Lega Nord Edoardo Rixi, è stata categorica: «È prevista una sperimentazione di 12 mesi: questo periodo è necessario per valutare adeguatamente il servizio ed individuarne eventuali criticità». Chi, invece, le valutazioni le sta facendo da un po' è la categoria interessata: 140 i tassisti che hanno aderito all'iniziativa e pochi quelli soddisfatti dalla riuscita del servizio. «Uno dei problemi è la separazione del centralino rispetto la radio. Ho recentemente scritto ad Amt per fare in modo che sia la nostra struttura ad ospitare il centralino per un migliore coordinamento - spiega Centanaro -.

Il problema è che, ad oggi, il servizio non è utilizzato come si pensava: sono pochissime le persone che nel tragitto hanno incontrato altri utenti per raggiungere la stessa destinazione. Ma se più persone prendono il taxi dallo stesso punto per raggiungere la stessa destinazione risparmiano con la corsa ordinaria».

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