Muore sulle strisce travolta da un Suv

Fa solo piacere parlare bene della giustizia. Raccontare che, anche al di là di tanti casi di magistratura politicizzata o, semplicemente, vogliosa di andare molto sui giornali, c'è una giustizia che lavora sottotraccia e in silenzio e portando a casa risultati.
Pensate, ad esempio, a Chiavari all'inchiesta sulle esattorie di Saggese guidata dal procuratore capo Francesco Cozzi: anzichè uno stillicidio di indiscrezioni sui giornali, c'è un'indagine seria e silenziosa. Che, giustamente, tornerà alla ribalta il giorno dell'eventuale rinvio a giudizio.
E pensate, anche a Genova, a come la Procura sta gestendo la vicenda delle spese della Regione. Anzichè approfittare del «ciclone Fiorito», che certamente avrebbe dato molta più visibilità mediatica all'operazione, i magistrati genovesi del pool di reati contro la pubblica amministrazione hanno aspettato, lavorando su dati certi e su esposti. E stanno vagliando con estrema attenzione tutti i dati, in modo da non dare in pasto all'opinione pubblica «tutti mostri», come avviene ingiustamente in alcune regioni, ma da operare su ipotesi di reato ben precise.

Il che avrà due vantaggi: da un lato, gli onesti non saranno ingiustamente infangati, sia pure solo mediaticamente; dall'altro, gli (eventuali) ladri non si avvantaggeranno dall'essere messi nello stesso calderone con tanti altri, onesti compresi. Circostanza che solitamente favorisce i malandrini. Insomma, un esempio di serietà. (...)

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