A Natale e Santo Stefano tante sale mezze vuote

Non sarà stato il peggior Natale della sua vita ma è certo che in questo 2012 il cinema ha dovuto fare, una volta di più, i conti con una crisi che intacca tutti i settori. I dati sono impietosi. Era da tredici anni che non si registrava un 25 dicembre così fiacco quanto ad incassi. Ed anche il giorno di Santo Stefano, tradizionalmente forte per distributori e produttori, non ha lenito la ferita. Rispetto allo scorso anno si sono venduti, nei due giorni «caldi», il 25% di biglietti in meno e dalle casse manca un 23% confrontato con il box office 2011. Solo colpa della crisi a cui tutti si aggrappano per giustificare ogni cosa? Solo in parte. Perché, a ben vedere, non è che il cartellone proposto per le feste sia stato così appetibile da indurre, uno spettatore, ad investire i suoi euro per andare nelle sale. Comicità? Si salva solo la seconda parte (quello con Lillo & Greg) di Colpi di fulmine (non a caso, il film più visto a Natale). Cartoni? Nella media e con un 3D che frena le famiglie che, conti alla mano, preferiscono aspettare l'uscita in Blu-ray. Il resto? Un buon Ang Lee, un discreto Ken Loach e nulla più. Diamo pure colpa alla crisi ma aggiungiamo anche quella di idee.


I più visti nell'ultima settimana:
1) Lo Hobbit; 2) I 2 soliti idioti; 3) Tutto tutto niente niente; 4) Colpi di fulmine; 5) Ralph Spaccatutto; 6) Vita di Pi; 7) La regola del silenzio; 8) Le 5 leggende; 9) Sammy 2; 10) La parte degli angeli.

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