Allerta 1 potrebbe anche non comportare più l'automatica chiusura delle scuole della zona del Fereggiano e di piazzale Adriatico, dei parchi cittadini o dei mercati. Il Comune sta valutando di cambiare il sistema delle contromisure dopo che nell'ultimo periodo si sono verificati numerosi allarmi che, fortunatamente non hanno provocato danni ingenti, ma hanno stravolto la vita di molte famiglie e di numerose attività commerciali.
A confermarlo è lo stesso sindaco Marco Doria che per prima cosa vuole comunque sottolineare come il numero degli stati di allerta sia stato comunque contenuto. «Dopo l'alluvione tragica dello scorso anno ci sono state quattro allerta 1 (compresa quella di ieri, ndr) e una sola allerta 2, un paio di settimane fa», mette in chiaro. È altrettanto vero però che sono state tutte concentrate in un mese o poco più, provocando spesso l'applicazione di misure di prevenzione che qualche disagio ai cittadini lo creano. In particolare a chi si trova ad avere, dalla sera alla mattina, i figli a casa senza scuola, o a chi non può aprire il negozio o il banco al mercato. Quasi inevitabilmente, se poi non si verificano le situazioni di rischio o magari le piogge non si confermano abbondanti come quelle annunciate, esplodono le polemiche. E subentra anche una progressiva, scarsa attenzione agli allarmi successivi.
«In questo senso stiamo lavorando a una possibile revisione delle contromisure - spiega Doria -. Sia ben chiaro, non in caso di allerta 2. Stiamo mettendo mano alle diverse ordinanze emesse dall'alluvione di Sestri Ponente del 2010 in poi. Intendiamo elaborare un testo unico. E verificare l'opportunità delle misure precauzionali da adottare in base a quanto si è verificato nelle diverse situazioni».
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