Aironi, Germani e cemento. I Germani reale una volta venivano a fare i piccoli lungo il torrente del Rio Bagnara, a Quarto, appena sotto il cavalcavia di Corso Europa, e trovavano delle pozze naturali, lungo il torrente, il torrente con il suo argine di pietra antica, fra le fronde della vegetazione fluviale che li proteggevano dall'arrivo improvviso dell'Airone cenerino che planava sul pelo dell'acqua per catturarle e portarsele via come preda, come cibo.
Quest'anno su quel torrente le anatre non si sono più viste, si sono spostate nella parte più in basso, lungo la sponda del cantiere bloccato di Via Majorana. Ne erano nate cinque a primavera, adesso forse sono già volate via, insieme, sopravvissute a questo tempo balordo, ma anche agli artigli dell'airone.
Adesso, in quella prima parte alta del torrente, lungo il percorso di Via Palloa, la vita naturale delle piccole cose sembra essersi fermata, mentre si è risvegliato come un tuono d'estate, un cantiere, il cantiere di Via Scala, sopra Corso Europa, sopra l'Uliveto Murato di Quarto.
Un cantiere devastante per adesso, con la terra rimossa, in una vasta area senza più tracce del suo naturale passato, senza più fasce di un tempo, senza più ulivi e muretti a secco, senza più alberi da frutta, ma solo sterpaglie, solo terra che alla prima pioggia, rotola giù, sul torrente, portandosi dietro la collina.
Già adesso ci sono brecce sugli argini di pietra, non ci sono più alberi, alberi che con le loro radici trattenevano la terra, le pietre, ogni cosa.
Era una oasi naturale, bellissima, con le sue case di pietra, l'antico mulino, gli orti ancora carichi di frutta e verdura, la sua riserva d'acqua più a monte, la sua gente, un piccolo paradiso a pochi passi dalla città, così come tanti percorsi fluviali della nostra città, con la loro straordinaria ricchezza paesaggistica nella loro umile quiete.
Fermiamo le ruspe, blocchiamo i cantieri devastanti, salviamo le nostre memorie storiche, valorizziamo i nostri sentieri, i torrenti, le fasce, ogni traccia del nostro passato, estendiamo la nostra cultura, non abbattiamola!
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