Pdl, una notte per scongiurare il «no» dell’ultimo sindaco utile

Pdl, una notte per scongiurare il «no» dell’ultimo sindaco utile

Pierluigi Vinai ha lavorato fino a tarda notte per cercare di far quadrare il cerchio e arrivare alla riunione del comitato esecutivo del Pdl di questa mattina alle 11 con una risposta positiva. A ieri sera però, era ancora forte l’indecisione da parte del segretario di Anci Liguria che ha tentato di mettere insieme tanti esponenti della società civile, rappresentanti di associazioni del mondo cattolico e politici del centrosinistra rimasti in panchina dopo la vittoria alle primarie da parte di Marco Doria, per provare a lanciare un progetto nuovo, dando un’aria di novità alla sua campagna elettorale. Ma in un’altra giornata fitta di impegni al «sì» di molte persone si sono affiancati anche parecchi «no». Così come nella lista del Popolo della Libertà al quale Vinai aveva chiesto di schierare i big, parlamentari e consiglieri regionali, che non se la sentono di metterci la faccia. Ieri il candidato sindaco in pectore aveva proposto a Matteo Rosso di correre come capolista del Pdl ma la risposta è stata decisa: «Non corro». Giandomenico Barci, coordinatore metropolitano, continua a garantire che quella del suo partito sarà una lista con i fiocchi composta da un gran numero di personalità eccellenti: «Tutte le richieste poste da Vinai sono state rispettate - spiega Barci -. Ora tocca a lui, noi non possiamo fare altro che incoraggiarlo ad andare avanti».
A garantire appoggio al vicepresidente della Fondazione Carige ci sarà sicuramente Pasquale Ottonello che sta coordinando l’organizzazione della lista civica «Cento Città» nella quale potrebbero correre moderati del centrosinistra, persone che negli ultimi anni hanno collaborato con Marta Vincenzi e porterebbero in dote voti che l’area di centrodestra non potrebbe recuperare in altro modo. È pronta anche Liguria Moderata, movimento politico che per primo ha sostenuto la candidatura Vinai, ma a ieri sera mancava ancora qualche incastro per convincere l’esponente dell’Opus Dei che sembrava scettico.
Così si è lavorato in parallelo anche per la candidatura di bandiera cercando di individuare chi, tra eletti in consiglio regionale o comunale, potesse essere disponibile. Matteo Rosso ha ribadito la sua indisponibilità specificando: «Mi ero fatto avanti lo scorso settembre, in tanti mi hanno detto di no facendomi la guerra - spiega -. Per quale motivo ora dovrei mettermi in gioco, magari con qualcuno nel partito pronto a remarmi contro?». La partita, dunque, sarebbe tutta tra consiglieri comunali e mentre Lilli Lauro sarebbe più intenzionata a correre nella lista del consiglio comunale con l’obiettivo di raggiungere il maggior numero di preferenze, l’attuale capogruppo in sala Rossa Matteo Campora è più deciso: «Se me lo chiedessero? Ci penserei dieci minuti».
Se il Pdl genovese ha difficoltà a chiudere la lista con nomi forti, in quello spezzino pare che il problema sia l’opposto. «Accanto all’organizzazione delle primarie siamo attivamente impegnati per la predisposizione del programma e delle liste di partito.

Non è esclusa nemmeno l’ipotesi del totale azzeramento dell’attuale gruppo consiliare per creare una squadra più competitiva possibile» è il ragionamento di Raul Giampedrone e Giacomo Gatti, coordinatore e vice provinciale del Popolo della Libertà.

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