Cronache

Poli vero leader assoluto Grifone, missione compiuta

A 12 tappe dal traguardo, 36 punti in palio, Sampdoria ufficialmente salva, Genoa sulla buona strada. I blucerchiati, diretti per la seconda volta dal Fedele Limone in squalifica del titolare di panchina, hanno paradossalmente apposto il virtuale sigillo proprio nel giorno in cui - trasferta di Siena a parte - hanno fornito la prestazione meno convincente della gestione Delio Rossi. Al cospetto di un Chievo spuntato e nondimeno padrone del campo per due terzi di gara, ricordo un Obiang lento e svagato, un Krsticic assatanato ma confusionario, un De Silvestri e un Estigarribia frenati, un Icardi indolente. Per fortuna spuntavano ovunque i piedi e il cervello di un Poli sempre più leader, il cui senso del collettivo è pari a una generosità senza confini: due qualità infine premiate da un gol chirurgico, il terzo di questa sua stagione extra strong. E c'erano capitan Gastaldello e i suoi scudieri Costa e Rossini a costituire un insormontabile baluardo a protezione di Romero. E c'era Romero chiamato a un'unica parata però decisiva, volando a deviare con la mano di riporto la fucilata di Guana destinata al «7», un salvataggio al limite del prodigio. E quando l'intervento assassino di Puggioni ha impunemente spento l'unico acuto di Icardi (trauma al ginocchio destro, escluse compilazioni), per fortuna nella disgrazia si è rivisto Eder lanciato in perentorio contropiede dalla sparacchiata di Mustafi: l'Eder che segna poco ma quando gli riesce fa capolavori.
Cinicamente vinta la partita da vincere e basta, la Sampdoria si ritrova di nuovo - e oso sperare definitivamente - nella parte sinistra del tabellone della classifica di serie A: come purtroppo non accadeva, a prezzo di paure e umiliazioni sparse, da 18 turni in qua. Quindici punti presi da Delio Rossi in 9 partite, media-gara 1,6 periodico, 13 i gol fatti, solo 3 subiti da un'organizzazione difensiva diventata impermeabile. Se poi osservo che 11 di quei 15 punti sono stati conquistati nelle ultime 5 partite alla favolosa media-gara di 2,2, mi permetto di suggerire a Edoardo Garrone di festeggiare la propria elezione a presidente, in successione all'amatissimo papà Duccio, facendo apporre a Delio Rossi la preziosa firma in calce al prolungamento del contratto. Domenica poi, in squalifica di capitan Gastaldello, sarà l'occasione per rivedere a Marassi l'ex capitano Palombo (lodevole intuizione del mister) intento a cementare con Rossini e Costa l'argine a pro del grande Romero; mentre i postumi della sanguinosa aggressione subita da Icardi forniranno a Carlo Osti e Delio Rossi l'opportunità di iniziare il processo di valutazione di Maxi Lopez quale futuro sostituto «in pectore» del candidato fuggitivo numero 98: sperando che il prolifico Zaza e procuratore annesso non ne seguano ambiziosamente le orme, a notevole vantaggio economico ma in fastidioso danno tecnico per la società blucerchiata.
Bastava il pari al Grifo di Ballardini per confermare la recente solidità della squadra rossoblu, allungare a 5 la serie positiva che ha fruttato 9 punti (1,8 la sontuosa media-gara) e condannare virtualmente alla serie B lo sterile Palermo del casinista Zamparini affidato «in articulo mortis» a Malesani. Un punto al Barbera per poter dire «fuori uno!». Missione compiuta, povero Gasperini nuovamente alle prese con la palla di fuoco. Certo, ora si andrà nella tana della Lupa affamata, poi verrà a Marassi il Diavolo di Balotelli ed El Shaarawy, poi si andrà a far visita all'ambiziosa Viola di Montella: un trittico da far tremare i polsi. Ma Ballardini non trema; e il suo «3-5-1-1» attuato dai giganti della difesa, dagli aitanti centrocampisti tutto sangue e dal più generoso Borriello che si conosca è autorevolmente compatto. Finché le forze reggono. Tant'è che, come ha opportunamente spiegato il tecnico, «all'espulsione di Aronica non ho messo subito dentro Immobile e non ho rischiato Rigoni perché ne avevo 4 - Granqvist, Rossi, Matuzalem e Vargas - fortemente a rischio».

E sarà questo un problema da risolvere in via precauzionale.

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