Polverini spinge Vinai: «Con lui valori comuni per vincere a Genova»

Polverini spinge Vinai: «Con lui valori comuni per vincere a Genova»

«Se nel Lazio il successo della mia lista è stato un miracolo voluto dalla gente, Genova sarà un test per i partiti e il quadro politico nazionale. Con Pierluigi Vinai abbiamo valori comuni e vinceremo». Bomberino di pelle nera firmato Gucci, jeans griffati, tacco 12, capelli lisci, tanti sorrisi e strette di mano dalla convention di «Città Nuove» alla passeggiata in via Venti Settembre, al bagno di folla tra i banchi del mercato Orientale. La governatrice più «nazional-popolare» d'Italia, Renata Polverini, ieri è venuta a Genova per sostenere il candidato sindaco del Pdl Pierluigi Vinai e presentare la lista del coordinatore Pasquale Ottonello (ex Pdl, ex assessore di Marta Vincenzi) in cui figura anche l'ex consigliere comunale Gianni Bernabò Brea. «Bisognerà vedere se qui, come nelle altre città in cui si vota, i partiti tradizionali riusciranno a confermare il consenso della gente. Si tratta di un banco di prova importante. Siamo con Vinai e siamo sicuri di battere il candidato della sinistra. Nessuno di noi farà un salto dall'altra parte».
La maglietta più bella che girava ieri tra i «fan» di Polverini e Vinai era quella con la scritta. «Professori? No grazie. Vinai sindaco».
«Nonostante la parentesi al governo della città con la Vincenzi - ha spiegato Ottonello - non potrà mai succedere che appoggeremo Doria. Non credo che abbia l'apertura mentale dell'ex sindaco, con la quale in precedenza avevamo condiviso parte del lavoro in municipio». «Un giorno no, l'altro ni, adesso aspettiamoci il sì alla Gronda - ha attaccato Vinai - quel Doria che ha vinto le primarie, presentato da Sel, non esiste già più. La Gronda si deve fare perché è utile. Non abbiamo l'arroganza di vincere al primo turno, ma al ballottaggio ce la faremo. Renata è una donna preparata, molto attenta alle esigenze della gente, alla quale piace stare in mezzo alla gente». Dopo i discorsi al Bristol, Renata Polverini ha voluto tornare a vivere una giornata di campagna elettorale «porta a porta», come aveva fatto durante i giorni precedenti alla sua elezione a Roma. Stretta a braccetto con Vinai, si è quindi fatta accompagnare per la via dello «struscio» genovese e nel mercato rionale più importante della città. Fra i banchi dell'Orientale, la governatrice più «tosta che c'è» ha fatto un bagno di folla. Numerosi negozianti sono usciti dai banchi per salutarla. Tanti passanti l'hanno fermata e si sono fatti fotografare insieme.

Qualcuno ha ricordato quel siparietto in cui, in una piazza della Capitale, aveva imboccato Bossi con rigatoni e coda alla vaccinara: «Dietro quella foto - ha detto sorridendo Polverini - c'è tutta una storia che racconterò quando smetterò di fare politica. Bossi ha sempre avuto una forte leadership nella Lega. Pensare però che, dopo Bossi, la Lega non ci sarà più è un grave errore».

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