Chi era preoccupato dal silenzio di Preziosi può star tranquillo. Dopo qualche giorno, il patron rossoblù è tornato a parlare, ovviamente di mercato. Ma anche dell'anno che sta per chiudersi. «È stato davvero sfigato e spero che finisca presto. Sulla stagione in corso non possiamo essere soddisfatti. Il bilancio è desolante. Ora però dobbiamo crederci». Sul mercato aggiunge: «Immobile non è in partenza, mentre Kucka resta perché vogliamo rafforzare la squadra, non indebolirla». E ancora: «Abbiamo bisogno di cambiare parecchio e ci occorrano almeno cinque giocatori. Come sempre, abbiamo l'esigenza e il dovere di credere di poterci salvare quindi dobbiamo fare tutto il possibile per arrivare a questo obbiettivo». Sull'Inter: «Da questa partita non mi aspetto nulla, nel senso che so che nel calcio può succedere di tutto, i sogni però li riservo per altre cose».
Chiusura su Merkel: «È un ragazzo giovane che è entrato in un ambiente negativo per cui è difficile che possa essere un leader. Purtroppo è stato risucchiato dalle difficoltà della squadra». Così, oltre l'arrivo di Matuzalem, ieri è stata la giornata delle visite mediche di Floro Flores sostenute in zona Expo. Dopo un centrocampista e un attaccante, è arrivato pure un difensore. Dal Palermo ecco il laterale destro Eros Pisano, classe 1987. Il suo approdo però non precluderebbe quello di Mattia Cassani, che potrebbe giocargli davanti. Per il ruolo di centrale è arrivato il no di Diakité della Lazio, come conferma il suo agente Ulisse Savini: «Abbiamo pensato qualche giorno alla proposta di Rino Foschi, ma non si farà mai un'operazione del genere, visto che non siamo arrivati neanche ad affrontare l'aspetto economico della trattativa». Resta vivo l'interesse per Zaccardo del Parma, mentre per Silvestre dell'Inter ci sarebbe da superare l'ostilità del difensore argentino, che potrebbe convincersi da qui alla fine del mercato se il tecnico Stramaccioni gli facesse capire che per lui non c'è più spazio.
Dalla Lazio sembra ormai fatta per l'arrivo di altri tre elementi: Sculli, Floccari e Zarate, quest'ultimo ormai come dichiarato dal coach laziale Pektovic fuori dalla Lazio, «per scelta sua». La squadra, nel fortino chiuso di Pegli, prepara la sfida di sabato contro l'Inter. L'ultima vittoria a San Siro è datata 26 marzo 1994. Sulla panchina del Genoa sedeva il professor Franco Scoglio. Anche allora la vittoria fu inaspettata e il Grifone lottava per la salvezza. Mister Delneri (che starà ancora in silenzio) dunque ci prova e per tentare l'impresa ritrova Sampirisi e Kucka dalla squalifica per presentarsi alla «Scala del calcio» con il 4-4-2.
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