La Pro Recco abbandona anche le coppe europee

La poltrona vuota di chi si fa pagare il gettone, anche se poi se ne va via prima della fine. Il consigliere che si legge il giornale mentre fervono i lavori. Quello che sbadiglia o ridacchia quando parla il sindaco Doria. I «pianisti» che votano anche per chi si è allontanato. Quell'altro che si presenta in Sala rossa indossando le infradito. Eppoi zuffe, gestacci, faccine e battibecchi. Dall'altro giorno addio divertimento e trasparenza in diretta sul web per le assemblee di palazzo Tursi. L'«oscurantista» presidente del consiglio Giorgio Guerello (Pd) si è opposto al progresso, non ha più concesso l'autorizzazione delle riprese in streaming e ha ordinato di oscurare la webcam dei 5 grillini. «È vero - spiega Putti - che uno di noi può scegliere l'oggetto della ripresa, inquadrando un fatto piuttosto che un altro. È altrettanto vero che il canale gratuito online inserisce banner pubblicitari. Si può piazzare una webcamera in grandangolo e utilizzare un operatore che sia dipendente del Comune, ma non si può negare il diritto alla trasparenza e all'informazione».

«La diretta online è utile per l'informazione e la trasparenza - replica Guerello - tuttavia ho ritenuto di accogliere le lamentele di alcuni consiglieri. Occorre quindi regolamentare il servizio affinché avvenga nella massima oggettività onde evitare che le riprese non siano finalizzate ad altro. L'autorizzazione ai grillini è sospesa fino a settembre».

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