Nel novembre 2011 il Parco Naturale Regionale dell'Antola, tramite il presidente Roberto Costa ed il direttore Antonio Federici, ha contattato il Collegio per proporre una collaborazione relativamente alla stesura di uno studio per la riqualificazione della strada comunale Bavastrelli Monte Antola, che è uno dei tracciati più conosciuti e frequentati per raggiungere il Nuovo Rifugio Parco Antola.
Il Collegio ha aderito di buon grado all'iniziativa, che è figlia di altre instaurate negli ultimi anni con il Parco, tra le quali quella relativa all' annuale concorso riservato alle scuole medie, per la pubblicizzazione della nostra Categoria. È stato quindi creato un gruppo di lavoro di cui facevano parte oltre a chi scrive i colleghi Franco Garbarino, Daniel Nuvolone e Raul Thea, che, gratuitamente, hanno prestato la propria opera professionale per la redazione di tutti gli elaborati grafici necessari al Parco per la successiva richiesta di contributi per il finanziamento delle opere.
La strada in questione, è bene sottolinearlo a scanso di equivoci, è utilizzata esclusivamente dal gestore del Rifugio del Monte Antola e da alcuni proprietari dei terreni limitrofi per il taglio della legna ed è interclusa quindi, a tutti gli altri utenti. Si tratta dell' antica strada Comunale, denominata «Bavastrelli - Monte Antola», che dalla frazione di Bavastrelli in comune di Propata ad una quota di circa 1.000 mt. slm, conduce alla «Casa Antola», dove sorge il vecchio «Rifugio Musante» - oggi dismesso; la zona è di grande pregio ambientale, ed il nuovo Rifugio Parco Antola è uno dei più frequentati dell'intero Appennino Ligure. In particolare, l'intervento progettato è stato limitato al tratto fino al nuovo «Rifugio Parco Antola», posto ad una quota di circa 1.460 mt. slm, per un tracciato della lunghezza di circa ml. 3.820 ed un dislivello di circa mt. 535.
L'area interessata risulta, per la parte verso l' abitato di Bavastrelli e fino alla intersezione della strada con il rio Buccaiusa alla quota di circa mt. 1.170 slm, caratterizzata da antichi terrazzamenti un tempo utilizzati per colture prative e foraggere ed attualmente impiegati per il pascolo di bovini.
Dalla quota 1.170 e fino alla quota di circa 1.400 mt. slm, la strada piega in direzione nord e sale ripida percorrendo una zona priva di vegetazione caratterizzata da evidenti affioramenti dei cosiddetti calcari del monte Antola.
Dalla quota di circa 1400 circa slm, la strada si inoltra in una folta faggeta e con un ampio semicerchio verso ovest, risale il contrafforte meridionale del monte Antola, fino a raggiungere la zona ove è stato realizzato il Rifugio Parco Antola alla quota di mt. 1460 slm.
È stato eseguito quindi un sopralluogo lungo la strada in questione, grazie alla collaborazione di Marco Carraro, dirigente dell'Ente Parco Antola che ci ha illustrato le criticità e le possibili soluzioni per una riqualificazione nel rispetto dell'ambiente circostante tuttora incontaminato e come detto di grande pregio.
Allo scopo di verificare la correttezza del tracciato riportato sulle mappe castastali e sulla Carta Tecnica Regionale, con l'ausilio di un Gps palmare, è stato fatto un rilievo dell'attuale percorso, rilevando in due punti lievi scostamenti dovuti a movimenti franosi verificatisi negli anni passati.
Sono state scattate numerose foto e realizzate infine 36 sezioni trasversali.
È stato quindi redatto un computo metrico estimativo il cui costo complessivo ammonta a circa 280.000 euro.
* geometra
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