(...) che non è andato al di là dei 327 voti pari al 37,75 per cento. Per quanto riguarda le preferenze nella lista del sindaco entrante «Zeri Unito», Andrea Benelli si è aggiudicato 67 voti, davanti a Giulio Lazzeri 22 e Fabio Antonioni 15; a seguire Daniele Musso 7, Paolo Bernardini con 6 e Fabio Cozzani 3. «Mi aspettavo la vittoria - fa sapere intanto Pedrini - quando ho visto la partecipazione che cera in paese. Zeri dovrà uscire dal suo isolamento, prima di tutto riaprendo le strade che la collegano al resto della Lunigiana. E non vedo come questo territorio possa ripartire con lImu che gli grava sulla testa: io non la firmerò perché credo abbia un profilo incostituzionale». Toni analoghi li ha usati in campagna elettorale. E hanno fatto presa sulla gente, proprio come era successo ai tempi della militanza nellUdeur di Clemente Mastella, quando Pedrini prese più voti di quelli ottenuti dal leader nazionale nel feudo di Ceppaloni. La sua ricetta: «Non faccio politica dal palco. La gente non ne può più di chiacchiere. Io preferisco incontrare le persone, ascoltare le loro esigenze, capire cosa si aspettano da chi deve poi andare a rappresentarli».
Da questo punto di vista, si può dire che Pedrini, giornalista, due figlie entrambe giornaliste (Angela alla Rai, Ilaria a Mediaset), abbia sempre fiutato molto bene gli umori della gente. Sarà anche per questo, dicono i suoi biografi, che ha sposato, di volta in volta, varie collocazioni partitiche uscendo sempre indenne dai relativi divorzi: democristiano della prima ora, dopo aver diretto le relazioni esterne dell'Alitalia, è stato uno dei pochi aderenti allo scudo crociato a salvarsi dopo la fine della Dc. Poi è stato eletto senatore nella coalizione di centro-sinistra, nel collegio di Savona, è diventato per la prima volta primo cittadino di Zeri, il paese dove è nato (nel 1944) e si è presentato alle amministrative sia a Savona, sia a Genova.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.