(...) politici godano e continuino a godere la stessa indennità. A nessuno in Italia è garantita per tanto tempo una tale assistenza che costa all'apparato pubblico 1.399,13 euro al mese per ogni immigrato.
Il Governo ha stanziato 500 milioni per i profughi di tutta Italia nel 2012, con divieto assoluto per sistemazioni in tende o strutture temporanee perché per gli immigrati sono stati cercati alloggi confortevoli, magari anche ristrutturati da poco per altre finalità. Si prenda l'ospedale Frugone di Busalla che, appena rimesso a nuovo per proseguire la sua attività sanitaria, è stato trasformato in albergo temporaneo. «Nessun cittadino ligure ha mai ricevuto dalla Regione Liguria 16.790 euro in un anno per vitto e alloggio gratis - attacca Eraldo Ciangherotti, assessore alle politiche sociali del Comune di Albenga, contrariato dal finanziamento in un periodo di tagli dove i Comuni non hanno più risorse per i servizi -. E che importa se gli amministratori comunali, a causa dei trasferimenti bloccati o tagliati da Regione e Governo, oggi non riescono a dare più un centesimo sugli affitti alle famiglie disagiate e sono costretti ad impegnare forze e risorse personali per difendere servizi di prima necessità, come i Pronto soccorso e i posti letto negli ospedali».
Ma la spending review sembra toccare tutti, meno i profughi che vivono in Italia da oltre un anno senza lavorare. Tagli indiscriminati per tutti meno che per le indennità di parlamentari e consiglieri regionali a cui si aggiunge l'intoccabilità per gli immigrati, forse per paura di essere tacciati di razzismo.
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