Altero Matteoli arriva a Genova per predicare unità, il Pdl invece apre lo scontro interno e «caccia» i suoi dirigenti. Anzi, a dire il vero, sono loro stessi che «lasciano» prima che i voti dicano che la mozione di sfiducia nei loro confronti è approvata. La traduzione di quanto accaduto ieri al Bristol è tecnicamente imprecisa a termini di statuto, ma chiarisce i fatti. Perché le regole interne del Pdl non prevedono che il coordinatore regionale e il suo staff vengano mandati a casa con un voto di sfiducia e infatti il documento politico sottoposto all'assemblea non ha un effetto vincolante, ma chiede espressamente «le dimissioni del coordinatore regionale e del vice coordinatore», oltre che un «nuovo assetto del nostro partito nella regione Liguria».
E soprattutto ha un valore nettissimo: la maggioranza del Pdl vuole cambiare la dirigenza. Probabilmente in maniera ancora più netta di quanto dica l'esito di un coordinamento regionale nel quale erano stati già nominati molti esponenti fedeli alla linea del vertice. (...)- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.