Riti voodoo per fermare carabinieri e giudici

Una maxi operazione antidroga con decine di arresti in tutta Italia è partita da Genova grazie ad indagini avviate dai carabinieri della compagnia di Portoria. L'operazione ha portato a decapitare un cartello senegalese che agiva soprattutto nella zona del centro storico genovese ed è stata denominata «For Sale». Il nome deriva dal blitz compiuto dai carabinieri all'interno di un'agenzia immobiliare di Genova dove la titolare, una donna italiana, aveva avviato insieme al marito un'attività di spaccio.
I militari, nel corso dell'attività investigativa che ha portato all'esecuzione di 57 misure cautelari, hanno scoperto una rete di traffico sotto controllo del clan dei senegalesi. Una vera e propria organizzazione criminale, con tanto di assistenza legale ed economica alle famiglie dei detenuti finiti in carcere per lo spaccio. Nel corso dell'operazione sono state sequestrate circa 7.500 dosi di cocaina. Dalle prime ore dell'alba di ieri oltre 300 carabinieri hanno eseguito controlli e perquisizioni nel centro storico di Genova, Savona ed anche Monza, Alessandria, Torino, Lecco. Le ordinanze di custodia cautelare sono per 43 senegalesi, 10 italiani, 1 nigeriano, 1 francese, 1 albanese ed 1 gabonese, devono tutti rispondere di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Una ventina sono ancora ricercati. Al vertice dell'organizzazione c'erano Francesco e Sergio Giovinazzo, padre e figlio, residenti alla Spezia.
Quando i senegalesi avevano scoperto di avere alle costole i carabinieri, hanno provato anche ad utilizzare la magia nera per farla franca, praticando riti voodoo.

Da Genova avevano pagato alcuni santoni del Senegal affinché facessero riti e fatture contro carabinieri e giudici che procedevano nei loro confronti. Riti in cui, per far cadere il «malocchio» sugli investigatori, venivano utilizzati pesce, pollo e verdure.