«Troppe 'ste lettere», dev'essersi detto quel postino. «Magari portatrici di brutte notizie, multe, preoccupazioni». Meglio non consegnarle. Così a poco a poco la posta si è accumulata: lettere, raccomandate, atti giudiziari, volantini, comunicazioni commerciali, cartoline d'amore o di saluto. E tanti saluti per chi le aspettava, o per chi le avrebbe dovute ricevere.
Ma si sa, il diavolo fa le pentole e non i coperchi e così il postino smemorato è stato scoperto. Per caso, come spesso accade, ma dopo anni. Perché nessuno a quanto pare aveva notato che in quella zona di posta ne arrivava a destinazione veramente poca. Due sacchi colmi di posta tra cui un centinaio di raccomandate del 2009, 380 ricevute di ritorno di raccomandate normali e 250 di atti giudiziari, spedite tra il 2008 e il 2010, sono stati trovati a Genova in una «cassetta-appoggio», dove i postini depongono lettere e cartoline da prelevare poi e distribuire in giornata. A «dimenticare» le missive, come si è giustificato con la polizia postale, un portalettere che è stato denunciato alla Procura di Genova con l'accusa di sottrazione di corrispondenza. A fare la sconcertante scoperta è stato un postino che ha sostituito il collega nel periodo estivo. Quando ha aperto la «cassetta-appoggio», si è trovato davanti i sacchi colmi di corrispondenza vecchia di anni, tra cui anche 70 chili di posta commerciale.
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