Samp contro tutti, dagli arbitri ai tifosi

(...) in campo fino al calcio d'inizio per dare vita ad una ben visibile «pañolada». All'esterno del Ferraris, proprio a cura della Federclubs, avverrà prima del match la distribuzione dei fazzoletti a chi ne fosse sprovvisto: tanto per conferire la massima efficacia cromatica ad una forma di protesta civilissima.
Indispettito anche da Doveri, discusso "fischietto" a San Siro, Edoardo Garrone ha inviato alla Gazzetta dello Sport una lettera provocatoria, accorata e perentoria per invitare gli addetti ai lavori e tutti i tifosi di calcio ad una profonda riflessione . Il dirigente ha confessato di essersi «sentito ancora una volta tradito», lamentando «una situazione insostenibile come quella che ci vede ormai abbonati ai cartellini rossi a senso unico» e sottolineando che «non è abitudine della Sampdoria indossare i panni della vittima o alimentare lo scandalismo contro arbitri, Lega, Federazione, poteri forti, media o chicchessia. Noi ci onoriamo di essere considerati una squadra simbolo di fair play e simpatia ma proprio per questo non tollero che un atteggiamento serio e responsabile sia considerato il lasciapassare per trattare la Sampdoria come una comparsa nella sceneggiatura destinata ai grandi attorno del lungometraggio della serie A» Garrone ha rimarcato «la collezione di espulsioni comminate, oltre ai rigori, ai nostri difensori in tre occasioni su tre (regolamento letto con attenzione solo di fronte ad una maglia blucerchiata)».
Amaro anche il finale della lettera: «Nel week-end andrò a seguire le squadre giovanili per riassaporare il gusto sano e vero, non contaminato da interessi e isterismi che poco hanno a che fare coi valori che dovrebbe offrire questo sport».
Domani a Marassi fischierà Carmine Russo di Nola, col quale la Sampdoria registra un bilancio favorevole: 4 successi ed una sconfitta. Intanto, mister Ferrara, al termine della seduta mattutina ha avuto un vivace scambio di opinioni con quel tifoso che già nei giorni scorsi lo aveva «beccato» dalla tribunetta. Il supporter, dopo aveR stretto la mano al tecnico che stava uscendo dal centro sportivo, gli ha chiesto il dialogo, venendo zittito: «Io e te non dobbiamo parlare», è stata la rispostaccia di Ferrara.

«Volevo solo dirti una cosa: secondo me ti devi dimettere - ha insistito il sostenitore, cui il trainer ha replicato: «Fai questa cosa solo perché vuoi andare in televisione». L'ultima replica del tifoso: «Io sono pacato. Sono venuto qui per dirti questa cosa, non perché c'è la televisione».

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