Sanità, la Regione tiene in ostaggio i pazienti

Sanità, la Regione tiene in ostaggio i pazienti

«Vogliamo intervenire sulle fughe dei pazienti fuori regione attraverso un accordo a cui stiamo lavorando con la Lombardia. Un lavoro che prosegue a quello fatto con la Toscana, tenendo conto che le fughe non sono dovute ad una mancanza di fiducia, ma al suggerimento magari di un certo operatore che lavora fuori regione, ha lo studio medico in Liguria e porta fuori i suoi pazienti. A tutto questo si accompagna la difficoltà di garantire un'offerta adeguata». I compagni della regione approvano l'investimento di 10 milioni per fare i «cd» al posto delle pellicole per i raggi, ma dicono «niet» ai cittadini che pagano le tasse e vogliono curarsi meglio. Libertà addio. È un altro passo per la sanità bulgara. Lo ha annunciato ieri l'assessore alla sanità Claudio Montaldo all'inaugurazione alla Fiumara del nuovo sistema «Ris-Pics» di radiologia. Il «politburo» della giunta Burlando «vieterà» quindi ai liguri di ricevere quell'assistenza medica che spesso è la migliore a livello nazionale e che è gestita dalla giunta di centrodestra di Formigoni. Il «diktat» bulgaro forse provocherà la reazione dei sindacati dei medici, perché costringerà gli specialisti che lavorano in Liguria a rimanere in Liguria, senza la Libertà di consigliare ai pazienti strutture e cure mediche migliori.
«Stiamo facendo un'operazione come quella di Albenga - replica Montaldo - dove stiamo portando a lavorare nella nostra regione gli operatori con l'impegno contrattuale a non portare più fuori i residenti. L'azione non deve essere vista in modo ideologico, ma pratico, tenendo conto che l'alternativa è far andare via i pazienti con un enorme disagio per i cittadini e un impoverimento per le nostre strutture e il nostro personale».
Inoltre, nel caos della sanità ligure alla deriva, l'assessore Montaldo ha sottolineato che prevede il superamento delle piccole radiologie e di quelle strutture che non vengono utilizzate pienamente, concentrandole in alcuni punti dove spera di aumentare la capacità di attività. In altre parole, se finora per fare i raggi si poteva scegliere un presidio in periferia (magari con tempi di attesa normali) d'ora in poi ci sarà il rischio di cadere nel vortice dei tempi di attesa incivili. «Non sarà così - promette Montaldo - ci sarà un'offerta più concentrata, più qualificata e più prolungata negli orari per venire incontro alle esigenze dei cittadini. Alcuni centri verranno soppressi tenendo conto delle presenze. Per quanto riguarda i tempi di attesa in generale, talvolta c'è da registrare la sofferenza di carenza di personale».


In riferimento al nuovo Ris-Pacs di radiologia, che prevede la sostituzione delle vecchie pellicole con i «cd», un sistema innovativo di archiviazione, trasmissione, visualizzazione stampa delle immagini, gestione in rete, ieri il presidente Burlando ha spiegato: «I grossi investimenti come questo da 10 milioni, vanno bene. Tuttavia, oggi più che mai occorre fare bene i conti, tenere conto dei risparmi, degli effettivi ritorni e benefici per i cittadini».

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