Sciopero bus Atp, forti disagi Il garante minaccia «sanzioni»

Dopo lo sciopero, il dialogo: l'astensione dal lavoro dei dipendenti dell'Atp, l'azienda di trasporto pubblico provinciale, che ieri ha creato enormi disagi, si è conclusa nel tardo pomeriggio con un accordo che ha permesso la ripresa del servizio dei bus. L'intesa è scaturita dal lungo incontro che si è svolto a Palazzo Doria Spinola, con la mediazione del prefetto Giovanni Balsamo, al quale hanno partecipato il commissario straordinario della Provincia, Piero Fossati, il presidente di Atp Enzo Sivori, l'assessore regionale Enrico Vesco e i rappresentanti sindacali. In particolare, Fossati, commissario della Provincia (che è l'azionista di riferimento di Atp) si è impegnato a sospendere, fino agli esiti dell'incontro di domani con il governo sui devastanti tagli della spending review ai bilanci delle amministrazioni provinciali, l'efficacia della lettera con la quale l'ente comunicava all'azienda la mancanza di risorse per poter integrare anche nel 2013, come in passato, l'accordo di programma per il trasporto pubblico locale provinciale. Il presidente di Atp si è impegnato, di conseguenza, a ritirare la lettera in cui veniva data formale disdetta degli accordi aziendali vigenti. Dal canto suo, il prefetto si è impegnato a favorire l'istituzione di un tavolo di confronto in Regione sul trasporto pubblico locale, mentre l'assessore regionale ai Trasporti si è reso disponibile, d'intesa con il presidente Burlando, a garantire entro la prossima settimana la convocazione di un tavolo regionale sui temi generali del trasporto, con tutte le parti interessate. Le organizzazioni sindacali, infine, si sono a loro volta impegnate - come si legge nel verbale d'accordo - «a persuadere i lavoratori Atp a sospendere la spontanea azione di protesta e a garantire il servizio già nella seconda fascia di garanzia pomeridiana», e quindi a far ripartire i bus extraurbani dalle 17. A quel punto, nel quadro della ripresa del dialogo, l'Atp non avvierà alcuna procedura sanzionatoria nei confronti dei lavoratori che hanno preso parte allo sciopero.
Lo sciopero generale di tutto il personale dell'Azienda Trasporti Pubblici nel Tigullio era iniziato in mattinata, con effetti drastici: nessun autobus in circolazione in tutti gli 81 Comuni della provincia di Genova. Gravissimi i disagi, in particolari per studenti e pendolari. La decisione di sospendere il servizio era stata stata presa la notte precedente al termine di una infuocata assemblea che si era svolta a Genova nella quale si era discussa e rifiutata la decisione del Consiglio di amministrazione di ridurre tutti gli stipendi del 15 per cento a partire dal 1° febbraio, per salvare l'azienda dal fallimento. I conti sono in rosso di 3 milioni di euro per il mancato trasferimento di risorse dal Governo a Regione e Provincia. Sulla situazione del trasporto pubblico locale intervengono intanto i consiglieri regionali del Pdl Roberto Bagnasco, Gino Garibaldi e Franco Rocca che annunciano battaglia: «Non possono essere i lavoratori e i cittadini - dicono, fra l'altro - a fare le spese di responsabilità gestionali, del governo e della Regione».

Infine, il presidente dell'Autorità di garanzia per gli scioperi, Roberto Alesse, «ha chiesto informazioni urgenti all'azienda, anche al fine di valutare l'adozione dei poteri sanzionatori riconosciuti dalla legge, in caso di interruzione improvvisa del servizio».

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