Il senatore contro le case da gioco e le scritte anti militari nei vicoli

Il senatore contro le case da gioco e le scritte anti militari nei vicoli

L’ultimo giorno di campagna elettorale, Enrico Musso lo dedica a due problemi spesso sottovalutati che pesano su Genova. Il primo è il dilagare delle case da gioco, delle agenzie di scommesse. Un fenomeno che rischia di portare sempre più persone alla rovina, nell’illusione di trovare una facile risposta ai problemi della crisi. Ieri mattina il senatore - accompagnato da Achille Serra, vicesindaco «designato», e da alcuni attivisti - ha organizzato un flashmob sotto i portici di corso Buenos Aires dove sta per aprire un nuovo salone per giochi d’azzardo. Il candidato sindaco ha allestito banchetti proprio davanti alle vetrine del nuovo locale e ha organizzato giochi da tavola e partite a dama o scacchi, per dare un segnale forte contro il gioco d’azzardo.
Musso ha poi compiuto un sopralluogo nei vicoli genovesi, sempre accompagnato dall’ex prefetto di Roma al quale sarebbe affidato il compito di garantire più sicurezza in caso di successo elettorale. Durante il giro nei carruggi è stata notata una nuova scritta apparsa di recente sul portone di un palazzo. E il senatore non ha potuto esimersi dal commentare negativamente questa incivile situazione. «Un Comune che non rimuove la scritta “- guerre, + militari morti” è indecente.

Vincenzi-Doria, vergognatevi», ha detto Genova Enrico Musso. La scritta minacciosa è stata vergata da ignoti con vernice bianca sopra un portone di un palazzo dei vicoli. Ma il messaggio, evidentemente, non infastidisce chi evita di farlo cancellare.

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