Lultimo giorno di campagna elettorale, Enrico Musso lo dedica a due problemi spesso sottovalutati che pesano su Genova. Il primo è il dilagare delle case da gioco, delle agenzie di scommesse. Un fenomeno che rischia di portare sempre più persone alla rovina, nellillusione di trovare una facile risposta ai problemi della crisi. Ieri mattina il senatore - accompagnato da Achille Serra, vicesindaco «designato», e da alcuni attivisti - ha organizzato un flashmob sotto i portici di corso Buenos Aires dove sta per aprire un nuovo salone per giochi dazzardo. Il candidato sindaco ha allestito banchetti proprio davanti alle vetrine del nuovo locale e ha organizzato giochi da tavola e partite a dama o scacchi, per dare un segnale forte contro il gioco dazzardo.
Musso ha poi compiuto un sopralluogo nei vicoli genovesi, sempre accompagnato dallex prefetto di Roma al quale sarebbe affidato il compito di garantire più sicurezza in caso di successo elettorale. Durante il giro nei carruggi è stata notata una nuova scritta apparsa di recente sul portone di un palazzo. E il senatore non ha potuto esimersi dal commentare negativamente questa incivile situazione. «Un Comune che non rimuove la scritta - guerre, + militari morti è indecente.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.