Sono 486 i veicoli fantasma sequestrati dalla polizia stradale di Genova nell'ambito dell'operazione «Ghost car». Tre le persone segnalate come prestanome: un pensionato ultra settantenne di Genova risultato intestatario di oltre 60 veicoli, e due donne romene. Auto, moto e fuoristrada venivano intestati loro per essere utilizzati per compiere rapine, furti, scippi, traffico di droga. I veicoli non avevano né bollo né assicurazione. I poliziotti vi sono arrivati attraverso incroci informatici.Il «re» dei prestanome scoperti dalla Polizia stradale è un 33enne italiano B.D.A., queste le sue iniziali, che sulla carta disponeva di qualcosa come 1.286 veicoli, molti dei quali utilizzati dalla criminalità extracomunitaria dedita al traffico di stupefacenti e a reati contro il patrimonio. Alcuni di questi veicoli, privi di assicurazione, hanno provocato incidenti stradali. C'è il caso di un 45enne pregiudicato italiano intestatario di «soli» 34 veicoli, che si incrocia con un tragico incidente finito in prima pagina su molti giornali, quello costato la vita ai tre giovani passeggeri di una Bmw rimasta schiacciata contro il pullman occupato dai giocatori del Torino di rientro da una trasferta a Verona. Era l'ottobre del 2011: a provocare lo schianto, un tir rubato da alcuni rom in viaggio da Torino alla provincia di Asti su una Fiat Brava intestata proprio a P.C.
«È stato un lavoro lungo e paziente - ha spiegato il direttore della Polizia stradale nazionale, Vittorio Rizzi - condotto incrociando i dati riferiti alle persone fisiche intestatarie di più di 50 veicoli, indicata come soglia sospetta».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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