«Genova ha assoluto bisogno di liberare vitalità. Un sindaco come Pierluigi Vinai è in grado di interpretare al meglio questa esigenza, e di sprigionare quellantropologia positiva che può consentire di arrestare il declino e declinare lo sviluppo»: lo dichiara con assoluta convinzione il senatore Maurizio Sacconi, ex ministro del Lavoro del governo Berlusconi, in occasione del convegno «Crescita e lavoro a Genova» che si è svolto ieri pomeriggio allHotel Bristol a cura del gruppo regionale del Pdl. «Mi unisce a Vinai - precisa subito dopo Sacconi - un patrimonio di valori comuni. Credo davvero che, con lui al vertice del Comune, la città possa mettere finalmente alle spalle gli strumenti del declino che lha afflitta negli ultimi decenni». E qui, lex ministro cita «la propensione ai pensionamenti, autentico monumento di questa città». Ne convengono, pur con diverse sfumature, gli esponenti delle categorie professionali, dellindustria e delle organizzazioni sindacali che partecipano allincontro fortissimamente voluto dal capogruppo regionale del Pdl, Matteo Rosso. Ne scaturisce un lungo elenco di occasioni mancate di cui sono responsabili coloro che, ai vari livelli, si sono avvicendati al governo della città, predicando di volta in volta la «discontinuità», salvo poi, inevitabilmente adeguarsi al conformismo e a quello che lo stesso Sacconi definisce il «conservatorismo» della sinistra, per cui nulla sostanzialmente cambia e tutto porta al declino.
Ad ascoltare lex ministro ci sono, fra gli altri, monsignor Luigi Molinari, il presidente di Confindustria Genova Giovanni Calvini, Luca Costi (Cna), il presidente dellOrdine dei medici Enrico Bartolini, quello degli avvocati Alessandro Vaccaro, Roberto De Lorenzis (Confprofessioni), Lorenzo Piacentini(Pbcom), i rappresentanti di Coldiretti, Confesercenti, Confartigianato, Anmil, Federfarma, Consulenti del lavoro, Cisl e Uil, oltre ai parlamentari del Pdl Luigi Grillo, Giorgio Bornacin e Roberto Cassinelli, a Michele Scandroglio, coordinare regionale del partito, e Gianni Barci, coordinatore genovese.
È proprio Scandroglio a sottolineare che «se la riforma del lavoro non è condivisa dai datori di lavoro, ma solo dalla Cgil, non ci siamo, il sindacato non può creare posti di lavoro». Dal canto suo il senatore Grillo commenta: «Il Governo ha fatto un ottimo e importante lavoro, è stato positivo incontrare anche le parti sociali, ma la riforma deve andare comunque nel segno di una flessibilità che consenta di creare nuova occupazione». Ma ad ascoltare e a replicare puntualmente alle parole di Sacconi e dei partecipanti al convegno è soprattutto Vinai, impegnato in una intensa attività di dialogo con le forze economiche e sociali da cui trarre spunti importanti per lattività istituzionale: «Condivido con Sacconi il giudizio sul fatto che sono più che mai indispensabili - spiega Vinai - scelte strategiche di riposizionamento e investimenti adeguati per rilanciare le aree più vitali, tra cui ci può e ci deve essere Genova. Da qui, le iniziative prioritarie da assumere per porto e infrastrutture».
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