«Spy Story-La trappola» l'ultima fatica di Mattavelli torna a dare un tocco di giallo alle tranquille estati del Tigullio.
L'autore e sceneggiatore camogliese (e rapallese d'adozione), nato nel 1945, Gian Luigi Mattavelli è tornato nelle librerie del levante ligure con il suo nuovo romanzo giallo «Spy Story-La Trappola».
La scorsa estate di questi tempi si leggeva il suo lavoro «Delitto a Portofino» molto apprezzato e ancora richiesto. La sua non è narrativa ma ti racconta il film in 100 pagine facendoti sognare. I suoi lavori sono tra l'altro auto-pubblicati online nel Regno Unito.
«Spy Story-La Trappola» riparte ancora una volta dalla Liguria. Ma da una Liguria del futuro, visto che è ambientato in un grande albergo di Genova nel 2018.
La trama è molto affascinante perché gioca sul drammatico e sul brillante ottenento un sublimato di ironia e suspense. Mattavelli ha fatto l'assistente volontario a regìsti come Germi (L'Immorale) e Zinnemann (Il giorno dello Sciacallo) e aveva un buon rapporto d'amicizia con Michelangelo Antonioni. Il cinema lo conosce come le sue tasche. A Roma andava a trovare produttori del calibro di Mario Cecchi Gori, Alberto Grimaldi, Franco Cristaldi che avevano simpatia di questo giovane che amava il cinema in modo sconfinato.
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