«Resto di centrodestra». «Non ho alcuna intenzione di votare Enrico Musso e tantomeno di disertare le urne». «Mi sento di appartenere a quel centrodestra pulito». «Non ho dubbi: preferisco di gran lunga Doria». Chi può aver detto contemporaneamente queste frasi? Sì, esatto: Susy De Martini. La candidata de «La Destra» che prova persino a schierare Francesco Storace al fianco del comunista che più comunista non si può. E che riesce a mettersi dalla parte diametralmente opposta al movimento di estrema destra che sta subito un po più in là di quello che lha candidata sindaco. Forza Nuova infatti ha dichiarato la propria indicazione di voto a favore del candidato sganciato dai due poli. Insomma, se si dovesse usare una definizione tanto cara alla sinistra, Susy De Martini sarebbe riuscita a far dire due cose diverse tra loro persino ai postfascisti. Ovvio che la De Martini venga scaricata a stretto giro di posta anche dallo stesso leader nazionale: «Le dichiarazioni della signora De Martini ovviamente, impegnano solo lei e non La Destra. I partiti possono ancora dire cose serie», la gela Storace.
La dichiarazione della candidata sindaco è tutta tesa ad annunciare quello che farà lei tra due domenica. E cioè, andrà ai seggi e voterà il marchese rosso. Ne ha per tutti, o quasi. In particolare riscopre vecchie ruggini con i vertici del Pdl e in particolare con Sandro Biasotti che ha invece dichiarato il proprio appoggio convinto a Musso. Susy De Martini accomuna il senatore aspirante sindaco e il deputato ex presidente della Regione: «Musso non a caso viene appoggiato da Biasotti, che è come lui in parlamento per volere del signore di Arcore» E poi ancora, riferita al prof: «Voglio ricordare che Musso è appoggiato dallUdc di Rosario Monteleone, che è il primo sostenitore della sinistra di Burlando». Proprio il primo sostenitore magari no. Chi potrebbe infatti essere più burlandiano di chi si candida nella lista «Noi con Claudio Burlando? E con quella lista che sosteneva il governatore addirittura mettendo il suo nome nel simbolo, mica si era candidato Musso. No, appena due anni fa in lista cera proprio Susy De Martini, la candidata che «resta di centrodestra». E che ora, forte del sostegno di ben lo 0.81 per cento dei genovesi, parla a nome di tutto il centrodestra, assicurando che non si sente rappresentato dallo sfidante di Marco Doria, essendo piuttosto Musso il simbolo del «partito del potere e della clientela».
Chi ormai non si stupisce più di tanto è proprio Forza Nuova, che si dice «sbigottita e sgomenta» per le dichiarazioni della candidata de La Destra. «Non è la prima volta che la De Martini, dopo un rovescio elettorale, cambia subito bandiera. Ma questa volta ha superato ogni limite! - attacca il coordinatore provinciale Mario Troviso -. Dimostra una perdita di dignità e una incoerenza ideologica spaventosa, unoffesa al proprio elettorato, il quale a sua volta dovrebbe ribellarsi a coloro che lhanno proposta a sindaco di Genova. Invece, questo è il momento di abbandonare i personalismi, i vecchi rancori e fare fronte comune contro la probabile vittoria del candidato veterocomunista Marco Doria».
Proprio in tema di dignità e coerenza, Susy De Martini plaude piuttosto al candidato sconfitto Pierluigi Vinai: «Ha avuto il coraggio di ringraziare Scajola che ha spinto per la sua candidatura». E chiede che il centrodestra riparta dalle primarie per scegliere i propri candidati. Ovviamente finché lei potrà sperare di vincerle.
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