La terra trema: scuole e uffici evacuati

La terra trema: scuole e uffici evacuati

(...) che il terremoto torna a far paura a Genova. Sono due settimane che le cronache dei giornali riportano notizie dello sciame sismico in Emilia e ieri l’urto dell’ultima e tremenda scossa di 5.8 gradi della scala Richter che si è portata via quindici vite, è arrivata fin qui. Nella città della Lanterna e in tutta la Liguria. Da Levante a Ponente, la gente è scesa per strada, ha abbandonato le proprie case per paura che da un momento all’altro potesse accadere il peggio.
Sono state fatte evacuare anche le scuole per precauzione, in città, e così pure in provincia, a Sestri Levante, Chiavari, nell’imperiese e alla Spezia. Lo stesso per gli uffici pubblici: a Genova in tribunale gli avvocati hanno lasciato le aule di Palazzo di Giustizia, mentre i centralini dei vigili del fuoco sono stati presi d’assalto. Centinaia di chiamate per capire cosa fare e come muoversi. Alcuni treni vengono sospesi. A metà mattina il bilancio della scossa di terremoto però per fortuna resta fermo soltanto a una grande, grandissima paura. Non si registrano danni a palazzi, edifici o altro. Né tantomeno ci sono feriti. «Nessun danno è stato segnalato finora in Liguria - spiega l’assessore regionale alla protezione civile, Renata Briano -. Abbiamo subito contattato le prefetture e i territorio, e non risultano problemi a strutture e infrastrutture. La scossa è stata avvertita su quasi tutto il territorio e in alcuni casi sono state anche evacuate per precauzione le scuole».
Intanto dall’Emilia le notizie che arrivano parlano di diciassette morti, di dispersi, 200 feriti e 14mila sfollati. Il segretario regionale del Partito Comunista chiede che vengano sospese le celebrazioni per il 2 giugno e che i soldi risparmiati siano devoluti alle vittime del sisma. Anche l’Arcidiocesi di Genova si mobilita per le popolazioni terremotate con un conto corrente attraverso il quale inviare le offerte alla Caritas Diocesana. Il tempo passa, la gente rientra nelle proprie case, i lavoratori riprendono possesso di scrivani e computer. Lo dice anche il Comune di Genova che il peggio è passato. «Gli enti preposti alla sicurezza - si legge in una nota di Palazzo Tursi - il Comando Vigili del Fuoco e la Prefettura, prontamente contattati dal Settore Protezione Civile del Comune, hanno confermato che non sono stati segnalati danni a strutture. Non sono pervenute al momento segnalazioni di danni a immobili di proprietà comunale, compresi scuole e uffici. Sono comunque in corso le verifiche tecniche del caso. Uno tra i primi immobili controllati è stato Palazzo Galliera, dal quale i dipendenti erano usciti a seguito della prima scossa, per poi rientrare subito dopo».


Le norme comportamentali da adottare in caso di terremoto - ricorda il comunicato del Municipio - sono pubblicate sui siti istituzionali della Protezione Civile e sul sito del Comune di Genova (www.comune.genova.it).
Ma alle 12.58 all’improvviso torna la paura, la terra trema di nuovo.

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