Tosse e starnuti: è arrivata l'allergia

(...) in quest'ultima settimana, ai primi starnuti e i pazienti sono persino un po' confusi», spiega Angelo Canepa, presidente provinciale della Fimmg, federazione dei medici di medicina generale, facendo riferimento a chi sta ancora scontando le sindromi influenzali tardive. Ma i medici non sono preoccupati per l'allergia: una volta diagnosticata le terapie per contrastarla efficacemente sono molte e ben tollerate. «Ci dà più pensiero la tosse che alcuni pazienti si trascinano da Natale - continua Canepa - perché in taluni casi è difficile da curare in maniera risolutiva».
Ben venga dunque il tempo primaverile, anche se occorre che chi sa di essere un «soggetto allergico» si metta ai ripari in tempo affrontando le dovute terapie preventive. Chi ha eseguito i test e sa a quali piante deve star lontano può anche consultare il sito internet «3Bmeteo» dove insieme alla previsioni trova anche il «Bollettino dei pollini» diviso per provincia. In particolare in questa settimana la zona rossa è segnalata per alcune specie di piante nella zona di Imperia, dove c'è allerta per i pollini di frassino e frassino comune, ontano e orno, mentre sono quasi assenti (per il momento) in tutte le altre provincie i pollini di pioppo, salice, graminacee, castagni, faggi e querce.
Bambini salvi, almeno per il momento. «Ma chi ha già avuto la diagnosi di allergico deve muoversi adesso - suggerisce Alberto Ferrando, presidente dei pediatri - soprattutto per chi ha avuto episodi di asma, che secondo i dati statistici non sono per nulla in diminuzione, anzi». Negli anni scorsi il Comune si era preso l'impegno di limitare le piante che suscitano allergie in città.

«Per il momento se qualcosa è stato fatto non ce ne siamo nemmeno accorti», chiarisce Ferrando, che punta comunque il dito contro l'inquinamento. «Ci sono meno bronchioliti a Masone che a Nervi», annuncia. Ed è tutto detto.

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