(...) Anziché dal Grimaldi Forum, dove si è svolto il sorteggio, Beppe sembrava uscito dal giardino giapponese che sta esattamente di fronte allAuditorium Reale: silenzioso, sereno, rilassato e rilassante. Verrebbe da dire, zen. Ecco, forse è proprio la parola giusta: Marotta è zen.
Lo si vedeva anche nei rapporti col resto del mondo calcistico. Con a fianco il segretario della società blucerchiata Umberto Marino, luomo-computer che è uno dei punti di forza della Triade, ma quella buona, (il terzo è laddetto stampa Alberto Marangon), Marotta salutava e veniva festeggiato dai personaggi più impensabili delle Federazioni calcistiche più impensabili: dai ciprioti agli irlandesi, dagli israeliani, agli slovacchi. Non uno, che non sia amico del dirigente doriano. Una scena che testimonia più di mille parole: qui siamo nella Champions della dirigenza calcistica, forse già in Intercontinentale. E dunque chapeau a Marotta.
Dentro, nellurna, invece, siamo in Uefa. Anche se la circostanza che il primo nome a uscire dallurna sia stato quello del Milan ha ammantato di ulteriore nobiltà tutto lambaradan. Così come gli avversari di Napoli (che ha pescato il Benfica) e Udinese (che è capitato con il Borussia Dortmund) hanno fatto sentire il profumo dellargenteria di famiglia del calcio europeo.
Quando è toccato al Doria, nel il secondo turno di sorteggi, i blucerchiati sono capitati nella parte gialla del tabellone, quello delle mini-teste di serie, che sulla carta dovrebbero avere avversari più facili. Dallaltro lato del tabellone il pre-sorteggio ha spedito: i portoghesi del Vitoria FC, i tedeschi del Wolfsburg, temutissimi perché si sono rinforzati con i campioni del mondo Zaccardo e Barzagli, i turchi del Kayserispor, gli austriaci del Salisburgo e gli lituani dellFBK Kaunas. Poi, un po alla volta, come in un thriller, sono usciti tutti i nomi, tranne quello della Samp. A un certo punto, pareva proprio che lurna abbinasse i blucerchiati al temutissimo Wolfsburg, ma in extremis i tedeschi sono stati evitati ed è spuntato il molto più abbordabile Kaunas.
Il volto di Marotta, che era un po sbiancato - facendo pendant con i neon spaziali che hanno introdotto la cerimonia, a metà strada tra un balletto dei Rockets e una scenografia di Sergio Japino - è tornato colorito.
Insomma, limpressione è quella di scampato pericolo e i lituani - andata a Genova il 18 settembre e ritorno a Kaunas il 2 ottobre - sono forse gli avversari migliori che la Samp potesse augurarsi. Anche se, ovviamente, lamministratore delegato blucerchiato frenava, ricordando come la squadra della Lituania venga direttamente dalla Champions League dove ha prima eliminato i Rangers di Glasgow e poi è stata esclusa dalla fase a gironi con un doppio due a zero dai danesi dellAalborg, vecchie conoscenze della squadra di Mazzarri, visto che lanno scorso eliminarono proprio la Samp in Uefa. In quelloccasione il prudentissimo Marotta si lasciò (giustamente, diciamo noi) andare a un pronostico ottimista, notando con obiettività che sulla carta era un sorteggio assolutamente favorevole.
Mal gliene incolse e quindi, stavolta, Beppe è stato addirittura più abbottonato del solito: «Sulla carta siamo favoriti, ma solo sulla carta. Nel senso che dipenderà tutto da noi, se sapremo avere lapproccio giusto alla partita. Certo, oggettivamente, devo dire che, rispetto a Napoli ed Udinese, ci è andata bene».
Ormai, per il tandem Marotta-Marino lappuntamento di fine agosto a Montecarlo per i sorteggi del primo turno dellUefa è diventato come la sagra dellurna, un classico di fine estate. La prima volta uscì il Vitoria Setubal, lanno scorso lAalborg, ora lFBK Kaunas. A occhio e croce, questa è la volta che è andata meglio.
Arriverà qualcuno? Magari Montella? Ci saranno novità entro domani alle 19? «No, no, non credo proprio» è scappato via Marotta. Ma lespressione era quella sorniona di sempre.
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