(...) Ma l'assessore regionale all'ambiente, Renata Briano si difende: «Negli anni non abbiamo cambiato il sistema di allerta». Ma forse il problema è proprio questo.
Nella polemica interviene a distanza anche il meteorologo Antonio Sanò, del portale iLMeteo.it: «È fondamentale che le allerta vengano lanciate, con largo anticipo, anche di una settimana e non con un preavviso di sole 24 ore come è avvenuto recentemente, poiché serve tempo per attuare quelle misure preventive così necessarie in un territorio a grave rischio idrogelogico come quello italiano. Inoltre le allerta con preavviso di sole 24 ore creano panico tra la popolazione». I sindaci contestano modi e tempi con i quali, nell'ultima settimana, la protezione civile regionale ha comunicato l'allerta meteo. In questi territori, l'allerta 1 e 2 significa anche evacuazione delle case e ordinanze per obbligare i cittadini a spostarsi nei piani alti delle proprie abitazioni, «ma tutto è reso più difficile quando la comunicazione arriva alle 19.30 di sera - commenta il sindaco di Beverino - un piccolo Comune da solo non può far fronte a questa situazione. Come mai ci si è accorti solo alle 19 che la situazione andava peggiorando? Credo che sia il momento di fermarci a riflettere». «Siamo stati in Comune tutta la notte, abbiamo monitorato continuamente il territorio, e fortunatamente non è successo nulla, ma il rischio - aggiunge il sindaco di Brugnato, Claudio Galante - è che si faccia un uso eccessivo di questi allarmi».
«Questa situazione porterà all'emergenza sociale - aggiunge il sindaco di Borghetto, Fabio Vincenzi - Non ci si può nascondere dietro un'allerta meteo, servono i soldi per sistemare il territorio. Con le frane messe in sicurezza, l'allerta non porterebbe ad alcuna emergenza». Ai sindaci replica l'assessore regionale all'ambiente Renata Briano, chiamata in causa sulla modalità di gestione di queste nuove allerte. «Stamattina mi sono arrivati diversi sms per dirmi troppe allerte - dice Briano - noi non abbiamo cambiato il nostro sistema di allerta negli ultimi anni, le nostre previsioni ci forniscono dei dati e su questi facciamo le nostre previsioni, cercando di lavorare al meglio perché sappiamo di avere una grande responsabilità».
Ma intanto ieri nello spezzino in seguito all'Allerta 2 sono state chiuse cinque scuole che si trovano all'interno dell'area a rischio deliberata dalla provincia della Spezia, con asili nido, materne ed elementari. E non sono mancati i disagi per i genitori che dovevano recarsi al lavoro. Ieri l'Arpal ha ribadito la veridicità delle proprie informazioni: secondo i tecnici l'Allerta 2 era dovuta, gli allagamenti ci sono stati. «Magra ed Entella sono esondati, fortunatamente senza danni, grazie ai provvedimenti adottati», dice un comunicato dell'Arpal.
A causa del vento sono stati cancellati domenica sera 4 voli dall'aeroporto Colombo.
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