«Gentile signorina...», le lettere di Wojtyla

Un carteggio privato, l’ultima lettera è del 4 dicembre 2003, per il 60° anniversario della fondazione del Movimento dei Focolari. È l’ultima di una serie di missive private e inedite tra Giovanni Paolo II e Chiara Lubich, di cui ha dato notizia ieri l’agenzia ApCom. Oltre venti le lettere autografe che il Papa scrisse a Chiara durante il pontificato. Giovanni Paolo II discuteva di temi religiosi con la sua amica Lubich che, all’inizio di ogni lettera, chiamava «Gentile signorina». «Le focolarine e i focolarini si sono fatti apostoli del dialogo quale via privilegiata per promuovere l’unità - scriveva Wojtyla il 4 dicembre 2003 - Dialogo all’interno della Chiesa, dialogo ecumenico, dialogo interreligioso, dialogo con i non credenti». Poi le preoccupazioni del Papa per i «mutamenti sociali rapidi e sconvolgenti che hanno segnato la vita del mondo». «L’umanità è diventata sempre più interdipendente e perseguendo interessi passeggeri, ha talora smarrito i propri valori di riferimento ideale. E ora rischia di ritrovarsi quasi senz’anima, senza cioè il fondamentale principio unificatore di ogni suo progetto ed attività. Penso in particolare al Continente europeo, che conta una bimillenaria tradizione cristiana». Quasi 4 anni prima, il 13 gennaio 2000, Wojtyla scriveva alla Lubich per farle gli auguri per i suoi 80 anni. «Auguri di ogni bene», scriveva il Papa.

«Dio ha voluto chiamarla per essere messaggera di unità e di misericordia tra tanti fratelli e sorelle, in ogni angolo del mondo». «Possa continuare ad essere testimone coraggiosa di fede e di carità - aggiungeva Wojtyla in un’altra lettera - non soltanto tra i membri dei Focolari, ma anche tra tutti coloro che incontra sul suo cammino».

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