Germania, l’Antitrust mette nel mirino i tre colossi elettrici

da Berlino

Le quattro principali aziende elettriche tedesche avrebbero fatto sovente ricorso a pratiche anticoncorrenziali e, in particolare - scrive il settimanale Der Spiegel nell’edizione oggi in edicola - si sarebbero accordate sui prezzi. I gruppi Eon, Rwe, EnBW (detenuti per il 45% dalla francese Edf) e la svedese Vattenfall Europe - vale a dire le aziende che insieme controllano ben l’80% del mercato tedesco - avrebbero fatto ricorso tra il 2003 e il 2006 ad accordi di cartello ricorrenti, scrive lo Spiegel, oggetto di un dettagliato rapporto dell’Ufficio antitrust tedesco redatto un anno fa. Il settimanale sarebbe venuto in possesso di questo rapporto destinato alla Commissione europea, che ha avviato un’inchiesta su questi gruppi per violazione della concorrenza. Il dossier, redatto «in stretta collaborazione» con gli inquirenti di Bruxelles e datato 30 novembre 2006, sostiene che il mercato dell’energia sia stato falsato «in modo impressionante» da alcune «operazioni illegali rispetto al principio della libera concorrenza».
I quadri dirigenti di questi gruppi si sarebbero regolarmente e segretamente incontrati tra il 2003 e il 2006 per concertare le questioni commerciali e strategiche.

Queste riunioni, «dato il loro ottimo funzionamento», sarebbero state regolarmente allargate anche ai dirigenti di altre aziende elettriche, in particolare, italiani, francesi, belgi e svedesi, scrive ancora il settimanale.

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