Imparare a imparare Al di là del gioco di parole, il robot creato dai giapponesi della Honda Motor dovrà acquisire quelle capacità cognitive e sociali che lo potrebbero far diventare l'assistente tuttofare per gli esseri umani. E' questo l'obiettivo e il risultato a cui sono arrivati i tecnici della Honda dopo otto anni di collaborazione con l'istituto per la cognizione e la robotica di Bielefeld.
"Porto l'ordinazione" La presentazione di Asimo è proprio avvenuta nel centro di ricerca dell'ateneo tedesco. "Ora porto l'ordinazione", ha detto l'umanoide alto 120 centimetri, spiazzando i presenti con una voce da bambino. Poi con prudenza ha appoggiato il vassoio sul tavolino da bistro. "Ecco l'ordinazione: un caffé, due tè e un'aranciata", ha annunciato. E dopo un momento di stupito silenzio, l'aula magna dell'università di Bielefeld è esplosa in un fragoroso applauso.
Gioca a calcio Asimo è un robot di ultimissima generazione, ed è l'umanoide più progredito al mondo. Può correre in cerchio, dare la mano e se necessario spinge anche il carrello.
Gioca anche a pallone, perché grazie a un sistema di raggi infrarossi riconosce la palla, e tenersi in equilibrio su una gamba e calciare con l'altre. Ma ha ancora molto da imparare. Al momento capisce comandi solo da poche persone e dispone di un vocabolario limitato per dare delle risposte. Oltre a non sapere ancora dribblare e riconoscere le occasioni da gol. Consuma troppo Uno dei problemi del nuovo robot della Honda è nella quantità di energia che serve per farlo funzionare. Consuma troppo per poterlo destinare all'uso quotidiano, come per gli usi domestici o l'assistenza delle persone diversamente abili per i quali è stato pensato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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