I risultati 2010 delle Generali si preannunciano «soddisfacenti» e il gruppo triestino si appresta a «rendere più efficiente» la propria struttura organizzativa», anche grazie a una governance dove le funzioni siano chiaramente distinte. Il presidente Cesare Geronzi ha preso la parola ieri davanti dipendenti della direzione Italia a Mogliano Veneto, mentre le Borse internazionali continuavano a restare in tensione sul piano di salvataggio irlandese. Per Geronzi la decisione di intervenire è stata positiva, ma «occorrerebbe un piano generale anti-contagio, anziché procedere caso per caso e solo al manifestarsi di situazioni di grande difficoltà».
Più in generale bisogna «evitare che gli annunci accelerino interventi speculativi» e occorre una «maggior coesione nella difesa della moneta unica». Sulleuro, spiega, «non si può stare in mezzo al guado». Per questo i risultati Generali dellesercizio in corso si preannunciano soddisfacenti, annota Geronzi, visto che sono «conseguiti in presenza della coda lunga della crisi finanziaria globale. Dovremo migliorare ancora lattività nel ramo danni e nelle possibili forme di gestione del risparmio, essendosi aperto, per una nutrita serie di ragioni - innanzitutto per effetto della tempesta finanziaria - uno spazio non ristretto alla diversificazione delle forme di tutela del risparmio».
Il numero uno della compagnia tocca poi un argomento caro ai dipendenti italiani: larrivo del country manager. Il gruppo, spiega, sta valutando «con la necessaria ponderazione lintroduzione, nellassetto gerarchico-funzionale, di una nuova figura che si progetta di preporre alla rete Italia».
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