Geronzi: «L’Ue parli con una sola voce»

Il ruolo dell’Europa nell’economia e l’impatto della genetica sulle assicurazioni all’ordine del giorno della riunione annuale del consiglio generale delle Generali, l’organo del Leone con funzioni di alta consulenza che si è incontrato ieri a Venezia per la prima volta sotto la presidenza di Cesare Geronzi. Dopo l’apertura affidata al presidente, gli interventi di Alberto Quadrio Curzio, docente di economia politica alla Cattolica di Milano, e Andrea Califano, docente di Informatica Biomedica alla Columbia University di New York, moderati da Vincenzo Cappelletti.
Il consiglio generale ha discusso del ruolo dell’Europa nell’attuale congiuntura e dell’impatto della genetica sulle assicurazioni e delle sue implicazioni etiche. Temi che Geronzi ha definito di «carattere cruciale». «Oggi - ha detto - abbiamo bisogno di un’Europa che parli con una sola voce». L’Ue ha il «vizio congenito della zoppia», ma secondo Geronzi «sarebbe ora di poter segnare dei risultati concreti, che facciano vivere l’Europa tra la gente». Quadrio Curzio ha detto che l’Ue deve trovare al suo interno la coesione necessaria, da un lato, per rilanciare la crescita senza distruggere le finanze pubbliche e, dall’altro, per contribuire a regolare i mercati senza bloccarli.

Quanto, invece, alla genetica, Geronzi ha sottolineato che gli studi sono «fondamentali per affrontare la battaglia del secolo, contro il cancro, e per vivere di più e meglio». Che non è contro la morale, ma è «un dovere etico, un dovere, per i credenti, anche verso Dio».

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