Il Gershwin di Toscanini si fa ascoltare a ripetizione

Non monumenti, ma ascolti, per le celebrazioni di Toscanini. E senza trascurare la musica di ieri, che per lui era musica contemporanea. Per esempio, vengono reincise o redistribuite le sue interpretazioni di Gershwin, che il maestro amava senza sussiego e senza debolezze. In un cd ce ne stanno tre memorabili: Rapsodia in blue e Un americano a Parigi con Earl Wild pianoforte e il mitico Benny Goodmann clarinetto (l'attacco della Rapsodia che si colora col crescendo dal niente al forte nella famosa arrampicata viene voglia di riascoltarlo sùbito) ed il Concerto in Fa, pianoforte Oscar Levant. Gershwin aveva l'ambizione d'essere un classico, e molti gli dicevano che invece doveva continuare ad essere lui, con la sua nonchalance, il suo ritmo spregiudicato,la sua immediatezza trascinante.

Complice Toscanini, tutti ora sentiamo che è un classico proprio perché ha continuato ad essere lui. E all'arrivo del tema della Rapsodia, che voglia di alzarci in piedi.

Toscanini dirige Gershwin NBC Orchestra Hunt 534

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