Il «Gf» vuol stupire con un cieco e un rom

RomaGioco al rialzo. Quello che, ad ogni nuova edizione, dev’essere compiuto per mantenere alti i risultati. Così non stupisce che, al via col numero nove (da domani alle 21,10 su Canale 5, 24 ore su 24 su Mediaset Premium e Sky, e dal lunedì al venerdì alle 18.05 sul canale Mediaset dei videofonini di 3 Italia), il Grande Fratello ne faccia un’altra delle sue, arruolando tra i propri inquilini concorrenti quantomeno insoliti. Come Gerry, non vedente dalla nascita, che lavora al trasporto dei disabili presso l’aeroporto di Fiumicino. O Ferdi, rom di origine montenegrina, sbarcato da un gommone undici anni fa sulle coste italiane. O Vittorio, surfista che, colpito vent’anni fa da un fulmine ed entrato in coma, oggi vive alle Hawaii e affronta onde alte trenta metri.
Per non parlare di Daniela Martani, ormai celebre pasionaria dell’Alitalia, che non essendo estranea a passioni anche più prosaiche (il mondo dello spettacolo) ha accolto di buon grado l’invito degli autori del reality, per la prima volta pronti ad arruolare un personaggio specifico e già noto. «Si tratta di storie molto forti, davvero speciali; addirittura uniche - analizza l’autore Andrea Palazzo -; a queste, ne abbiamo mescolate altre, volutamente più comuni, più ordinarie, e dunque condivisibili dal pubblico medio. Come quella di Claudia, che vive a Palermo nel difficile quartiere Zen, facendo teatro per bambini e che, come dice lei stessa, "una volta s’è trovata faccia a faccia con un coltello lungo così, cadendo svenuta per terra”». O come quella di Marcello, fornaio in provincia di Bergamo, tradizionale personaggio naif, schietto e popolare, che dice di avere solo un difetto («sono troppo buono») e che vorrebbe sposarsi con una brava ragazza, «ma incontro solo ragazze da una botta e via». O come Gianluca, definito «lo sciupafemmine della situazione», che vive tra Napoli e Hollywood, essendo riuscito ad impiantare una piccola impresa nella Mecca del cinema, chiamata Zito Corporation.
«Ne deriva un gruppo fortemente eterogeneo - commenta Alessia Marcuzzi, per la quarta volta alla guida dello show - che mixa fra loro il peso di temi umani e sociali e la leggerezza ironica della vita di tutti i giorni». In tutto i nuovi inquilini della casa, pronti a contendersi il montepremi finale di trecentomila euro, saranno quindici.
Fra loro, due saranno scelti all’ultimo momento e un’altra dall’estero: due ragazze italiane, infatti (la ventitreenne Leonia, macellaia, e la ventisettenne Doroti, cameriera) sono state spedite nella casa del Grande Fratello spagnolo (il Gran Hermano); non sanno ancora che, nel corso di un collegamento in diretta, il pubblico italiano sarà chiamato a scegliere quale di loro due potrà entrare nella nostra casa.
Inutile dire che molta dell’attenzione generale si concentrerà sul non vedente Gerry e sul rom Ferdi. «Gerry è un calabrese di 31 anni, cieco dalla nascita, che ha deciso di mettersi in gioco al di là di ogni pregiudizio - spiega Palazzo -; è uno che non si piange addosso. E uno sperimentatore. Mi ha detto “Accetto di partecipare, ma non voglio sconti. Voglio vivere alla pari con gli altri, perché non rappresento la categoria dei ciechi, ma solo me stesso”». Per questo la casa non escluderà barriere architettoniche come i gradini, «ma solo leggeri adattamenti, come i caratteri braille sui tasti degli elettrodomestici, o dei parapetti attorno alla piscina».
Il rom Ferdi, invece, ha vissuto per un po’ di tempo come clandestino, «ma ora è perfettamente integrato, lavora come cuoco e studia, sognando un riscatto definitivo dal suo doloroso passato». Avventurosa anche la storia del surfista colpito da un fulmine: «Si trovava sulla spiaggia di Fregene con un amico. Lui è sopravvissuto, l’amico no. Il risveglio dal coma l’ha convinto che la vita è una e dev’essere vissuta fino in fondo. Così s’è lanciato nell’avventura di diventare surfista professionista».


Un cast eterogeneo, e che sembra gettare uno sguardo anche sull’Italia della crisi, «perché il Grande Fratello rispecchia sempre in microcosmo la realtà più ampia del Paese. E stavolta parla di crisi, di ottimismo, di tutto quello che c’è nei bar, nelle piazze e nelle discoteche dove andiamo a cercare i nostri concorrenti».

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