Ghana: vietato vendere biancheria intima usata

Dopo la decisione del Ghana Standards Board, l'autorità di regolamentazione del commercio, sono iniziate le proteste dei negozianti, preoccupati che il provvedimento possa influire negativamente sul loro business

Vietato vendere mutande di seconda mano in Ghana perché anti-igienico. A partire dal prossimo febbraio nei mercatini del Paese africano non sarà più possibile vendere biancheria intima usata, come anche i pantaloni usati e altri beni di seconda mano, per tutelare la salute. A prendere la decisione, stando a quanto scrive la Bbc online, è stato il Ghana Standards Board, vale a dire l'autorità di regolamentazione del commercio. E subito sono cominciate le proteste.

Nella capitale Accra diversi commercianti di un mercato si sono detti preoccupati che il provvedimento possa influire negativamente sul loro business. Cynthia, commerciante del mercato, difende il business: «l'intimo di seconda mano ed altri vestiti che vendiamo qui a Kantamanto sono migliori di quelli che si trovano nuovi nei negozi.

Alcune mutande importate a volte sono macchiate, ma invito i miei clienti a scegliere la merce migliore prima di comprarla». «Non mi sono mai ammalata per i vestiti usati», precisa Doris, una donna ghanese che spesso compra vestiti nel mercato. Il nuovo provvedimento è l'attuazione di una legge vigente dal 1994, ma mai applicata.

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