Fabio Santini
Manca lufficializzazione del diretto interessato. Ma ormai è fatta. Aldo Biscardi ha firmato per il circuito nazionale televisivo 7Gold. «Il Processo» esce dal tunnel in cui sembrava si fosse perso, dopo aver abbandonato La7. E invece, il programma che veleggia verso il 27° compleanno, approda alla tv dellimprenditore piemontese Giorgio Tacchino e del patron della pubblicità Alfredo Bernardini De Pace, capo della potente agenzia Prs e fratello del famoso avvocato Annamaria. La nuova edizione prenderà il via il primo lunedì di campionato. Per i mondiali di Germania, non cè il tempo materiale per organizzare un programma ad hoc. Comunque, sembra che Biscardi apparirà come ospite negli appuntamenti già preventivati dalla rete in concomitanza con le partite dellItalia.
La notizia era nellaria, sospesa nel vuoto pneumatico dellattesa. Biscardi sperava forse in una grande rentrée in Rai. Secondo i beneinformati, Raitre avrebbe volentieri riaccolto il suo «Processo», piazzandolo tutte le sere dei mondiali, per cercare di tornare a quegli indici dascolto stratosferici raccolti in occasione di Italia 90, con punte da 10 milioni di telespettatori. Ma il nuovo assetto politico e la conseguente giostra delle nomine a viale Mazzini hanno di fatto reso impraticabile questa strada.
Lavvocato Lagostena Bassi, OdeonTv, si era subito fatto sotto. «Non mi va di giocare al rialzo - aveva detto il patron di Odeon -. Lofferta era precisa: contratto triennale. Quello di Lagostena Bassi non era lunico soggetto televisivo in corsa. Cera Canale Italia, cera il Gruppo Parenzo con Telelombardia e Antennatre, due emittenti che del calcio fanno la loro arma vincente. Si era parlato di unofferta di quasi 700mila euro a stagione. E negli ultimi tempi, entrava in scena 7Gold, la tv da poco certificata da Auditel che pare tornerà presto a riprendere la sua denominazione dorigine: Italia7Gold. La trattativa si faceva sempre più serrata. Artefice era il figlio di Aldo, Maurizio Biscardi. Diffusione nazionale e, in quelle regioni di difficile copertura, utilizzo del segnale delle emittenti leader dascolto, come Videolina per la Sardegna. Sabato mattina, laccordo. Contratto biennale, con opzione sul terzo anno e «Il Processo di Biscardi» riappariva in un palinsesto televisivo. Tra pochi giorni il comunicato congiunto della rete e del diretto interessato.
Aldo è già al lavoro. Sa che deve rinunciare a colleghi importanti come Fabio Ravezzani, Elio Corno e Tiziano Crudeli, volti di Telelombardia, blindatissimi dalleditore Parenzo.
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