Positiva per tutta la giornata, Milano torna sui propri passi respinta dai timori dal numero uno della Fed, Ben Bernanke, sui subprime e sulla tenuta delleconomia. Il Mibtel ha così chiuso con un rialzo frazionale dello 0,18% (più 0,3% lS&P/Mib). Lo stesso male, quello dei mutui ad alto rischio, che ha colpito i bancari di tutta Europa con Ubs (-8%) e Commerz. Debole il credito anche sul listino milanese con leccezione di UniCredit (+0,76% allindomani del primo ok dellAntitrust alla fusione con Capitalia). Giù, invece, Mps (-1,3%), Bpm (-1,6%) e Ubi Banca (-1,1%); bloccata Intesa Sanpaolo (-0,2%). Tra gli assicurativi la pagella di Citigroup ha spinto Generali (+0,72%), mentre chiudono sottotono Unipol (-0,3%) e FonSai (-1,8%). Il titolo migliore tra i big è stato invece Saipem (più 7,3%, dopo un sospensione per eccesso di rialzo) spinta dallannuncio di un maxi-dividendo. Bene la controllante Eni (+1,4%), che lancerà unOpa residuale sulla britannica Burren Energy di cui già detiene il 94,3%, così come i gruppi energetici nel resto dEuropa con Suez (+1,8%) e Total (+1%). Acquisti sul comparto delle materie prime: +2,2 Anglo American; più 1,3% Arcelor-Mittal. Allindomani del piano sulla rete, perde invece terreno Telecom Italia (-1,3%, tra scambi per lo 0,9% del capitale) così come Fastweb (-0,4%) e Tiscali (meno 1%). In frenata Fiat (meno 2,65%), appesantita dai realizzi sul settore (-1% lo Stoxx in Europa).
Alitalia (+0,24%) ha invece ripiegato dopo la prudenza di Air France. Vendite su A2A (-1,9%) nel giorno in cui Romain Zaleski ha smentito di voler cedere la propria quota. Giù la galassia Benetton con Atlantia (-1,2%) e Autogrill (-2,3%); male Luxottica (-1,9%).Giù i Benetton, banche deboli
In Europa bene lenergia débâcle di Ubs
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