Già iniziata la partita della giunta Conferme, nuove entrate e ritorni

Chiuse le liste, nel centrodestra è già ora di giocare la partita per la giunta. Un tavolo che, alla faccia della superstizione, dopo la sforbiciata per legge prevede tredici posti. Il sindaco e dodici assessori. Un meno quattro che complica non poco le alchimie dei partiti che, al momento, hanno solo i sondaggi per calibrare i rapporti di forza.
Madre di tutte le battaglie è quella per il vicesindaco. Un derby tra la Lega e l’area ex an che vede in campo Matteo Salvini, con le turbolenze interne al Carroccio che sembrano essersi acquietate (vedi ipotesi Davide Boni) e Riccardo De Corato. Tramontata la scappatoia dello sdoppiamento, con prosindaco e vicesindaco, il coordinatore del Pdl Ignazio La Russa sarebbe disposto a rinunciare a qualunque altra pretesa pur di avere De Corato vicesindaco. Ma la Lega, in grande ascesa, non è disposta a rinunciare. E pretenderebbe anche altri due assessori con deleghe pesanti come servizi sociali e casa. Riconfermato il bravo Alessandro Morelli, la seconda scelta sarà un giovane, con lunga militanza alle spalle e un’esperienza nell’amministrazione. Per De Corato sarebbe allora pronto un super assessorato con traffico e lavori pubblici. In questo caso per gli ex an ci sarebbe un secondo posto: con Maurizio Cadeo dirottato verso altri impegni e Marco Osnato che preferirebbe un ruolo in consiglio per non rinunciare all’incarico all’Aler, rispunta il nome di Giovanni Bozzetti, oggi presidente di Infrastrutture lombarde e consulenze al ministero della Difesa.
Due le caselle a disposizione della Moratti che dovrà collocare gli alfieri della sua lista, Giovanni Terzi e Mariolina Moioli. Ma non tramonta anche l’ipotesi dell’editrice ed ex consigliere Rai Federica Olivares.
Cinque i posti che restano per l’area ex Fi. Due prenotati dai ciellini Carlo Masseroli e Giacomo Beretta pronti a raccogliere le preferenze disciplinatissimo popolo di don Giussani. In entrata, invece, due fedelissimi del nuovo coordinatore regionale Mario Mantovani: il capogruppo in consiglio Giulio Gallera premiato dopo il titanico lavoro di questi anni in aula (vedi approvazione del Pgt) e Fabrizio De Pasquale. Una salita dal consiglio intesa anche come premio ai consiglieri. E stimolo per chi verrà. Per l’ultimo posto parola a Guido Podestà e al ministro Mariastella Gelmini, sempre molto influente in Lombardia. Tra i papabili Andrea Mascaretti che incarna la sempre forte area riformista. Così come Stefano Pillitteri, la cui efficienza a capo di un assessorato da tecnologizzare e semplificare è molto piaciuta alla Moratti. Che lo rivorrebbe. Buone carte anche per Alan Christian Rizzi.
Da sciogliere altri due nodi. Quello di Giampaolo Landi di Chiavenna, l’assessore alla Salute tra i primi ad aderire al «futurismo» di Gianfranco Fini, ma anche il primo a rientrare nei ranghi del Pdl. Ma gli ex di An, che sospettano in un nuovo ruolo da assessore in cambio della fedeltà dimostrata al sindaco, ci tengono a precisare che l’eventuale operazione sarebbe da addebitare alla quota Moratti. Aperta anche l’ipotesi ballottaggio.

Con l’eventuale appoggio del Terzo polo che andrebbe ricompensato. Non disponibile il candidato sindaco Manfredi Palmeri, la scelta ricadrebbe sul segretario cittadino dell’Udc, l’esperto Pasquale Salvatore o sulla brava Barbara Ciabò targata Futuro e libertà.

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