MessinaMentre sabato si celebreranno i funerali delle vittime dellalluvione, non si placano le polemiche sulla tragedia. Prima erano partite le accuse alla Protezione civile per i ritardi negli interventi, poi è arrivato il momento degli attacchi agli amministratori locali, colpevoli di aver sottovalutato i rischi del dissesto idrogeologico. In più, adesso, ci sono pure i conti che non tornano. I conti delle vittime della tragedia che variano di giorno in giorno e che di giorno in giorno sembrano essere sempre meno, anche se continuano a esserci famiglie in lacrime e cadaveri dispersi, e anche se non passa un giorno senza che venga ritrovato almeno un cadavere. La giornata di ieri non ha fatto eccezione, con il ritrovamento del corpo di Ilaria De Luca, la bambina di 5 anni dispersa a Giampilieri superiore insieme ad altri due piccoli: è lei la 26ª vittima.
Ma proprio lufficializzazione dei nomi ha scatenato le ultime polemiche sulla tragedia di Messina. Sabato mattina, infatti, quando i morti accertati erano ancora 14, si parlava di una quarantina di dispersi. I numeri ufficiali delle persone rimaste nel fango sono rimasti questi anche domenica, quando sono diventati venti i cadaveri ritrovati. Nei giorni successivi si è arrivati fino a 24 morti accertati, ma il numero dei dispersi è rimasto curiosamente sempre lo stesso. Martedì il colpo di scena: le vittime accertate diventano 24, i dispersi che si stanno ancora cercando 9. Gli altri trenta scompaiono dalla lista della prefettura, che viene addirittura diffusa. La notizia, arrivata direttamente dal capo della protezione civile Guido Bertolaso, spiazza tutti. Si cerca di capire come sia possibile un simile taglio di dispersi. Nella lista figurano i nomi di alcune delle persone delle quali si è parlato in questi giorni. Ma non figurano anche tanti nomi. Per esempio non cera quello di Luigi Costa, il cui cadavere è stato ritrovato ieri poche ore dopo la diffusione dellelenco ufficiale. Luigi Costa è una vittima accertata, si aggiunge allelenco delle vittime accertate, ma non esce da quello dei dispersi semplicemente perché in quel elenco lui non cera. Si cominciano a chiedere spiegazioni, i chiarimenti arrivano puntuali ma non spazzano via i dubbi e le perplessità. Nella lista ci sono solo le persone disperse denunciate dai parenti diretti che abbiano fornito precise indicazioni sul luogo nel quale si trovavano i propri congiunti al momento della frana e che abbiano lassoluta certezza di queste informazioni. Gli altri restano fuori per il momento, come era rimasto fuori Luigi Costa.
Purtroppo le cose sono andate, ovviamente, in modo diverso e Luigi si è aggiunto al lungo elenco di quelli che hanno perso la vita in questa tragedia. Saranno tanti, tantissimi i Luigi Costa. Ciò che sarebbe interessante capire è perché si sia creata questa paradossale situazione.
Intanto il sindaco Buzzanca ha scritto al Presidente della Repubblica per chiedere l'immediato conferimento di un'onorificenza a Simone Neri, il sottocapo di prima classe della Marina militare che avrebbe compiuto trent'anni il prossimo 15 ottobre, che ha perso la vita nell'alluvione a Giampilieri dopo aver salvato otto persone.
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