Il giallo La donna sulla A26 ricorda il caso del fantasma dell’autostrada

Sarà che si sente il clima di Halloween, ma in Liguria torna di moda la storia del «fantasma» dell’autostrada. Una storia che in realtà si potrebbe rivelare molto terrena e assai poco sovrannaturale qualora venisse accertato che si tratta di una riedizione al femminile di una «burla» andata in scena nei mesi scorsi.
Venerdì, per tutto il pomeriggio, i vigili del fuoco genovesi hanno cercato inutilmente una donna che, secondo la segnalazione di alcuni automobilisti , passeggiava sulla A26, all’altezza di via delle Fabbriche. Immediatamente è stato attivato il protocollo di ricerca con tre squadre di vigili del fuoco, compresi i cinofili, tutti impegnati a cercare inutilmente la donna. Le ricerche sono state sospese al calar della notte e i vigili del fuoco, ieri mattina, hanno ribadito che nessuna corpo è stato trovato sotto i viadotti.
E qui riemerge la vecchia storia del «fantasma dell’autostrada». Perché nel ricordo dei pompieri resta ancora il famigerato «fantasma di Busalla». «Qualche tempo fa - raccontano - per 15 giorni gli automobilisti che passavano sull’A26 segnalavano un uomo che si buttava da un viadotto. Tutte le sere così. All’ imbrunire, arrivavano le segnalazioni: noi partivamo per cercare il corpo ma non trovavamo mai nulla e questo per 15 giorni.

Alla fine, la polizia ha fatto gli appostamenti e ha «pizzicato» uno che si divertiva a buttarsi col paracadute e poi scappava via. A casa sua trovarono tutto il materiale possibile per lanciarsi». Ora c’è una donna protagoinista della misteriosa apparizione e siamo al primo caso segnalato.

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