Giallo Due amici trovati morti in casa al Quadraro

«Non so cosa sia successo. Mi ha chiamato mia moglie dicendomi: corri mi sa che Daniele è morto. Quando sono entrato erano già freddi». A parlare è Felice, il padre di Daniele L., il 30enne trovato privo di vita nella sua abitazione di via dei Ciceri 104 al Quadraro con un amico. «È come se fossero andati a dormire e non si fossero più svegliati - ha aggiunto l’uomo -. Daniele era a letto, l’amico sul divano. L’ho sentito l’ultima volta ieri mattina, era tranquillo come tutti gli altri giorni». L’uomo racconta che il figlio lavorava per un’impresa che si occupa di prestiti e finanziamenti. «Non aveva problemi particolari - dice l’uomo -. Certo qualche canna se la sarà fumata come fanno tutti i ragazzi e qualche bicchierino l’avrà bevuto prima di andare a ballare, ma niente più di così. Ultimamente era depresso perché si era lasciato con la ragazza». Felice racconta di non conoscere l’amico del figlio. «L’ho visto appena un paio di volte, Daniele lo ospitava quando aveva dei problemi. Ora sono preoccupato per mia moglie - conclude - Daniele era figlio unico purtroppo. Spero che la madre non faccia gesti estremi». «Daniele era un tipo particolare. Lo conosco da quando eravamo piccoli poi ci siamo persi di vista. Faceva molti incidenti e litigava spesso con i genitori perché non andava d’accordo con il patrigno Felice.

Spesso venivano persone a cercarlo e gli rigavano l’auto. È stato anche ai domiciliari - ricorda Riccardo, un vicino di casa di Daniele -. Credo che abbia avuto anche problemi di droga una volta non riusciva a salire neanche le scale».

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