Politica

Il giallo di Guera, purosangue vincente sparito nel nulla dopo il Palio di Siena

Una falsa segnalazione ha spostato le indagini verso Asti. Ma del cavallo dell’argentino Ballestreros non vi è traccia

Federica Artina

Che durante il trambusto del palio di Siena sparisca qualcosa è anche possibile e comprensibile. Ma che a essere trafugato sia un cavallo, la cosa lascia un po’ più stupiti. Eppure è andata proprio così: nel corso dell’edizione di luglio è sparito Guera, splendido purosangue di otto anni di proprietà del celebre fantino argentino Martin Ballestreros, meglio conosciuto con il nome d’arte «Pampero». Della lunga criniera nera di Guera non si è saputo più nulla fino al 17 agosto scorso, quando alcune segnalazioni sembravano riportare il cavallo verso la strada di casa. Ma il presunto ritrovamento si è rivelato un falso: il 17 agosto la presunta Guera viene ritrovata ad Asti, presso il maneggio di Tonco «La Ciocca». I gestori però dichiarano di essersi limitati a custodire l’animale, portato da un trentenne astigiano ora accusato di aver rubato l’ambito cavallo. Un giallo in piena regola che ha acceso anche una diatriba tra Siena e Asti, due città fino a poco tempo fa gemellate da una manifestazione storica e tradizionale, e ora divise dal furto di un cavallo molto amato nell’ambiente.
Il giallo continua. Nel corso delle indagini sono finite nel registro degli indagati già tre persone, ma dello splendido purosangue ancora non ci sono notizie. Guera ha vinto tra l’altro l’edizione del 2000 proprio del Palio di Asti: era montato da Ballestreros, che portò alla vittoria la contrada di Santa Maria Nuova. Degli indagati si sa soltanto che sono tutti e tre astigiani, e che sono personalità molto conosciute nell’ambiente del Palio. Ascoltati a lungo dagli inquirenti continuano a professare la loro innocenza e completa estraneità ai fatti. Aldo Mirate, difensore di uno degli indagati, ha precisato: «Il mio assistito è appassionato di ippica e da sempre è impegnato nelle varie edizioni del Palio di Asti. È vero, ha acquistato quest’estate il cavallo che tutti avevano spacciato per Guera, ma le indagini stanno dimostrando che non si tratta del purosangue in questione. L’animale sequestrato nel maneggio “La Ciocca” era stato consegnato dallo stesso Ballestreros affinché venisse custodito e allenato per il prossimo palio di Asti del 18 settembre».
Il mistero, insomma, non fa altro che alimentarsi. L’unica cosa certa è che di Guera non c’è traccia. Ad Asti circola la voce che il cavallo sottratto a Ballestreros non sarebbe il purosangue ma un altro campione, Sopran Cristianelli, detto anche «Doctor Glass», vincitore dell’edizione del 2002 sempre cavalcato da Ballestreros. Con questo cavallo l’argentino avrebbe corso anche nel 2003, anno in cui il fantino venne squalificato dalla competizione per aver tirato le briglie a un avversario. Ma anche in questo caso la ricostruzione non è attendibile: la proprietaria di «Doctor Glass» è infatti Augusta Puppione Viarengo, ex rettrice di «3T», che l’aveva solo affidato alle cure di Ballestreros, con il quale però i rapporti sarebbero precipitati al punto da spingerla a riprendersi il suo cavallo.
Una vicenda intricata e senza soluzione, almeno nell’immediato. Forse solo il campo di gara di Asti potrà chiarire dalle doti le vere identità dei cavalli.

A meno che non ne sparisca qualcun altro.

Commenti