Nuoro - I corpi di un uomo e una donna sono stati trovati dai carabinieri in una cisterna piena d'acqua vicino a una casermetta dell'Arma in disuso a una decina di chilometri da Nuoro. L'uomo è Tiziano Cocco, un autotrasportatore di 33 anni, di Samassi (Cagliari), scomparso misteriosamente da mercoledì scorso e il cui camion é stato trovato bruciato su un'altra strada della zona. Il ritrovamento, nella zona di "Mannas Uddas" sulla strada che da Nuoro porta a Orosei, è avvenuto poco dopo 1,30 della scorsa notte.
A identificare l'uomo ucciso è stato un cognato che ha riconosciuto la felpa che indossava e che gli aveva prestato. Il volto del giovane è stato sfigurato dalla fucilata con cui è stato ucciso e i parenti, (due cognati e il padre) giunti all'obitorio, hanno avuto qualche difficoltà a identificarlo ma alla fine il particolare dell'indumento ha fugato ogni residuo dubbio
Il mistero della donna morta C'è un giallo nel giallo" (come l'ha definito un inquirente) nella vicenda dei due cadaveri trovati nella cisterna a pochi chilometri da Nuoro. Fin dal primo momento, infatti, i carabinieri arrivati sul posto hanno notato una differenza sostanziale: il corpo dell'uomo era sì sfigurato, per il colpo di fucile al volto, ma in buone condizioni, mentre quello della donna era in stato di decomposizione molto più avanzata. Un particolare, quest'ultimo, che ha trovato una conferma al momento della rimozione dei due cadaveri. Per tirare fuori dalla cisterna piena d'acqua il corpo della donna, gli investigatori hanno dovuto indossare delle maschere antigas. Dalle prime indagini sembra che la donna (non ancora identificata ufficialmente) sarebbe scomparsa una ventina di giorni fa. Vi sarebbe, infatti, una denuncia in tal senso presentata alcuni giorni. Secondo indiscrezioni, si tratterebbe di una donna legata al mondo della droga. Da qui l'ipotesi che Cocco e la donna siano stati entrambi uccisi per 'regolamenti di conti' o sgarri nell'ambiente del traffico e spaccio di stupefacenti, con i corpi gettati in tempi diversi nella cisterna.
Telefonata anonima E' la telefonata anonima arrivata ieri sera al 113 l'unico elemento che finora lega le due vittime recuperate in una cisterna nelle campagne di Oliena. Lo sconosciuto, infatti, ha indicato il luogo affermando con certezza che lì sarebbero stati trovati due corpi. Altri collegamenti non ce ne sono tra l'autotrasportare di Samassi e la donna ancora senza nome trovata con lui nel pozzo. Le indagini di carabinieri e polizia, coordinate dal procuratore della Repubblica di Nuoro Antonio Amoroso, si concentrano ora sull'identificazione della donna. La donna era nuda, con i piedi legati: poco distante dal pozzo è stato trovato un reggiseno nero che forse appartiene alla vittima e sul quale verranno effettuati esami di laboratorio. La Procura sta valutando se affidare l'autospia ad un medico legale esperto in perizie su corpi in avanzato stato di decomposizione, ma sarà con ogni probabilità l'esame del Dna a svelare con certezza l'identità della vittima. Nel frattempo, gli inquirenti hanno avviato un censimento accurato sulle segnalazioni di scomparsa di donne e ragazze.
L'attenzione in queste ore è puntata su una denuncia che risale ad una ventina di giorni fa: riguarda una giovane di Oliena di cui non si hanno più notizie, descritta come una sbandata e conosciuta per uso di sostanze stupefacenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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