Il giallo della pistola scomparsa

Durante gli anni dei «servizi sotto copertura» sparì un’arma d’ordinanza

Il giallo della pistola scomparsa

Un’attività frenetica e sempre in prima linea, quella dell’allora vice questore vicario di Genova, Arrigo Molinari. Un’attività spesso condotta con la massima riservatezza perché il compito da svolgere era delicato e pericoloso. Durante sette anni di servizi anche sotto copertura era anche «sparito» un revolver d’ordinanza. In tempi più recenti l’ex questore Molinari è stato chiamato a rispondere di quella misteriosa sparizione. Un giallo tuttora irrisolto, a proposito del quale pubblichiamo il testo integrale della dichiarazione di Molinari resa al commissariato di Alassio pochi mesi fa.

DICHIARAZIONE
Io sottoscritto dottor Arrigo Molinari, nato ad Acri (Cs) il 6-2-1932, residente in Andora (Sv), via Aurelia 75, avvocato iscritto all’Albo di Cosenza, già Dirigente Superiore della Polizia di Stato, in ordine agli accertamenti svolti dalla Questura di Genova circa il «revolver» calibro 6, avente matricola A13498,
Dichiaro
quanto segue. Dal 1969 al 1983 ho prestato servizio presso la Questura di Genova ricoprendo diversi incarichi, dalla Squadra Mobile alla Seconda Divisione che era al 5º piano del palazzo ove ha sede la Questura, nonché altri servizi sotto copertura dal 1974 sino all’aprile del 1981, e cioè sino a quando è scoppiato lo scandalo «P2». Per detti servizi venivano utilizzati dei locali siti sempre al 5º piano della Questura che non consentivano alcun contatto con il pubblico, proprio per garantire la riservatezza delle attività svolte. In quel periodo avevo alle dipendenze circa cento/centocinquanta uomini che espletavano servizi sotto copertura in tutta la Liguria, nel Piemonte, nella bassa Lombardia e nel nord della Toscana. Per questi motivi ritengo che l’arma in questione, a me consegnata nel corso di detti servizi i cui scopi erano tra i più disparati, anche in relazione al particolare periodo storico, sia potuta finire o nell’armeria della Questura, o in qualche cassaforte su mia disposizione. Scoppiato lo scandalo «P2» il servizio è stato subito sciolto, gli uomini sono rientrati ai vari reparti di appartenenza ed io ho continuato il servizio svolgendo l’attività di Vice Questore Vicario, incarico che avevo peraltro ricoperto anche in precedenza, anche se poi di fatto svolgevo il servizio sotto copertura per incarico del Ministero dell’interno.
Non ricordo nulla del revolver avente matricola A13498, e non sono in possesso di documentazione riguardante quest’arma. Comunque dichiaro sin d’ora la mia volontà che detto revolver venga versato ai competenti organismi per essere distrutto.


Alassio, 19 maggio 2005


Commissariato di PS - Alassio
Il sottoscritto Sostituto Commissario Aldo Cimoli, addetto al 1º Settore - Ufficio di Gabinetto dell’Ufficio di Ps di Alassio, riceve la dichiarazione che precede alle ore 17.30 del 19 maggio 2005, consegnata dall’avv. Arrigo Molinari, conosciuto personalmente. Lcs.
Il sostituto commissario
Aldo Cimoli

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