Il giallo Il sito è stato oscurato eppure ne spuntano altri due

È stato oscurato, ma se su Facebook cerchi «Uccidiamo Berlusconi» ne trovi non uno ma addirittura due. È stato oscurato, ma comunque esiste, visto che dopo la presa di posizione del ministro dell’Interno Roberto Maroni - che ha chiesto l’oscuramento del gruppo che inneggia all’uccisione del presidente del Consiglio e indagini sugli iscritti che hanno fatto i commenti più violenti - ha soltanto cambiato nome e adesso si chiama «Berlusconi, ora che abbiamo la tua attenzione... rispondi alle nostre domande». E in aperta contrapposizione, di gruppo, ne è nato anche un altro, «Uccideteci tutti, noi stiamo con Silvio Berlusconi».
L’annuncio della chiusura di «Uccidiamo Berlusconi», sollecitata dalle autorità italiane, è arrivato ieri. Il gruppo subito ricostituito con il nuovo nome conta già oltre 27mila iscritti, e le intenzioni sono altrettanto bellicose. La categoria, da «svago», è diventata «svago-affermazioni bizzarre», ma il tenore dei commenti è più o meno analogo. Sono in aumento però quelli che invitano alla moderazione verbale, anche se solo per tentare di lasciare aperto il sito.
«Uccidiamo Berlusconi», però, non è scomparso affatto. Ce ne sono, si diceva, due. Nella descrizione di quello che già ieri pomeriggio contava oltre 200 membri si legge la dichiarazione programmatica: «Il gruppo – recita – rinascerà sempre fin quando avremo forza...

non ci facciamo comandare dalla dittatura».
Infine, il nuovo gruppo, «Uccideteci tutti, noi stiamo con Silvio Berlusconi», il contraltare di quello oscurato. «In risposta – spiegano gli organizzatori – al gruppo Uccidiamo Berlusconi una risposta di civiltà».

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