Giallo su Bondi: attacco e smentita

Sì alle coppie di fatto, gay ed eterosessuali, sì, al voto agli immigrati. È un Sandro Bondi (nella foto) che non ti aspetti quello che, intervistato dal settimanale «A» insieme con la sua compagna, la deputata Manuela Repetti, espone queste teorie arrivando anche a dire di essere, idealmente, «di sinistra». E infatti il ministro dei Beni culturali non si è riconosciuto affatto, tanto da affidarsi a una nota di smentita: «Il senso e il significato vero – afferma Bondi – della conversazione che io e la mia compagna Manuela Repetti abbiamo avuto con un giornalista del settimanale “A” sono purtroppo stati completamente travisati, storpiati e incompresi». «A», garbatamente, conferma. Il giornalista autore dell’intervista, Andrea Greco, si è detto «dispiaciuto per quanto è accaduto e se ho equivocato le parole del ministro e dell’onorevole Repetti. Ma ho riascoltato la registrazione della nostra intervista e non credo di essere incorso in errori».

Bondi ha smentito anche la parte dell’intervista in cui non esclude elezioni anticipate e parla di Fini, sostenendo che era all’oscuro della svolta del predellino: «Fini, prima della fusione, era pronto a fare liste comuni con Casini, si erano incontrati a casa di Adornato. Poi ha visto i sondaggi ed è entrato nel Pdl. Lui è autoritario. Perché tanti di An ora sono passati dalla nostra parte? Da noi si respira un’altra aria».

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