Giallorossi annichiliti Vince soltanto l’Olimpico

Giallorossi annichiliti Vince soltanto l’Olimpico

Andrea Cuomo

Non basta il rientro in campo dal primo minuto di Francesco Totti per una Roma annichilita dall’Inter. In un Olimpico finalmente gremito decide un break all’inizio del secondo tempo, tre gol dei nerazzurri in undici minuti (Ibrahimovic, Stankovic, Obinna) che si aggiungono a quello di segnato da Ibrahimovic al 5’ di un primo tempo in cui la Roma era comunque uscita dal campo dignitosamente, avendo tenuto testa a una squadra che ieri è stata mostruosa per tecnica, capacità di stare dentro la partita e di sfruttare gli episodi, intensità.
In tutto ciò i giallorossi sono stati quasi commoventi per la volontà di restare appesi al match in un primo tempo di rara bellezza, in cui hanno avuto più di un’occasione per il pareggio. E per la voglia di salvare la faccia dopo la pazzesca sfuriata nerazzurra di cui sopra. Un atteggiamento che è valso ai giallorossi - prima dei fiacchi fischi finali - l’applauso di tutto lo stadio, che ha dedicato alla squadra il Que sera sera da brividi dei momenti difficili e delle chiusure di ciclo. Perché la resa di ieri, per quanto dignitosa, assomiglia tanto alla conclusione di un percorso: lo scudetto è un miraggio, anche se la Roma non è certo squadra da quattordicesimo posto, il rango occupato attualmente in classifica. Il tempo, in genere galantuomo, restituirà a zone più nobili una protagonista che ha a lungo dato lustro all’opaco modello calcistico italiano.
Resta l’impressione di una squadra impotente, non si sa se più irritante o commovente nel talento per fare andare storta qualsiasi cosa abbia la possibilità di farlo e per essere punita sempre al di là dei propri demeriti. Di una squadra che vive nel ricordo di un gioco che non c’è più se non a sprazzi. Di un ambiente che sembra quasi rassegnato a vedersi restituire la Rometta che fu.

A questo punto per dare un senso alla stagione c’è soltanto la Champions League: l’appuntamento è già in agenda, dopodomani a Stamford Bridge contro quel Chelsea che sabato ha schiantato il Middlesbrough 5-0, come ieri l’Inter con la Roma. Pare più un miracolo che una sfida. Ma se c’è qualcosa di grande rimasto in questa Roma è il momento di dimostrarlo.

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